Quando ho visto questa ricetta da lei è stato amore a prima vista e l’ho subito replicata. La torta 7 vasetti è da sempre un classico, di riuscita assicurata, veloce da preparare e può rientrare a tutti gli effetti nella raccolta "le ricette che non ti abbandonano mai"! Mi ricordo di averla vista preparare da mia nonna, da mia zia, dalle mamme delle mie amichette. L’ho sempre trovata una torta divertente e versatile: divertente perché al posto della bilancia ecco comparire il comodo vasetto di yogurt con la funzione di “pesa ingredienti” e versatile perché si presta a mille varianti. Rispetto alla ricetta originale di Alessandra che potete trovare qui, io ho apportato qualche piccola modifica e l’ho aromatizzata all’arancia.
Curiosità: Il nome cioccolato deriva dalla parola Azteca xocolati che significa “acqua amara”. I chicchi di cacao sono infatti amarissimi e per raggiungere quel gusto che conosciamo noi, hanno bisogno di fermentazione. Per molto tempo il chicco di cacao è stato il denaro della popolazione degli aztechi con cui pagavano l’acquisto di altre merci. Il cioccolato è stato portato in Europa dagli spagnoli dopo che conquistarono i territori aztechi. Sino alla fine del 1800 veniva servito solo in forma di bevanda. Il primo snack a base di cioccolato al latte compare intorno al 1910 in America, per il cioccolato bianco si dovrà invece aspettare sino agli anni ’70. Il cioccolato contiene un potente stimolante: la teobromina che stimola il cuore e il sistema respiratorio. Non dare mai cioccolato a cani e gatti perché, proprio a causa di questo stimolante, potrebbe risultare letale. Sapete perché si dice che il cioccolato si scioglie in bocca? Perché fonde a 36°, ovvero la temperatura media del corpo in buona salute. E sapete chi sono i principali consumatori di cioccolato? I danesi con 15 kili pro-capite l’anno!
Ciambella 7 Vasetti al Cacao dal blog I sognatori di Cucina e Nuvole
Ingredienti
1 vasetto di yogurt bianco
2 e 1/2 vasetti di farina 00
2 vasetti di zucchero semolato
1 vasetto di cacao amaro
1 vasetto scarso di olio di semi di arachidi
2 uova intere
1 bustina di lievito vanigliato
Mezza fialetta di aroma d’arancia
Un pizzico di sale
Inoltre
Zucchero a velo
Preparazione
Versare nella planetaria lo yogurt, lo zucchero, l'olio, l’aroma d’arancia e le uova. Usare la frusta a velocità 2 per un paio di minuti. Poi aggiungere i restanti ingredienti, tranne lo zucchero a velo, setacciati insieme e lavorare sempre con la frusta a velocità 2 per un paio di minuti e poi al massimo per altri 2 minuti. Versare l'impasto in uno stampo a ciambella in silicone e cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 35 minuti. Fare la prova stecchino prima di sfornare. Per chi non avesse la planetaria seguire lo stesso procedimento con la frusta a mano o elettrica e in alternativa allo stampo in silicone potete usare uno stampo metallico imburrato e infarinato. Far raffreddare perfettamente prima di sformare. Cospargere di zucchero a velo.
Pillole di enologia: i sensi della degustazione I soli strumenti di cui l’uomo si serve per effettuare la degustazione di un vino sono gli organi di senso: vista, olfatto, gusto, tatto; definiti i sensi della degustazione che devono essere in grado di leggere tutto ciò che vi è in un bicchiere di vino. L’analisi sensoriale è l’unica che permette di verificare che il vino abbia raggiunto la perfetta armonia sotto il profilo visivo, olfattivo e gustativo per dare un giudizio sicuro e definitivo dal punto di vista organolettico. Questo compito spetta all’assaggiatore professionale.
L’ Esame Visivo ci permette di stabilire: - Limpidezza - Colore (pigmenti) - Consistenza (alcol etilico e altre sostanze estrattive) - Effervescenza (anidride carbonica
L’Esame olfattivo ci permette di stabilire: - Intensità - Complessità (profumi primari del vitigno, secondari delle fermentazioni, terziari dell’evoluzione) - Qualità - Descrizione dei profumi
L’esame gusto-olfattivo ci permette di stabilire: - Struttura - Equilibrio - Intensità - Persistenza Aromatica Intensa attraverso le: - sensazioni saporifere (dolcezza, amarezza, acidità,sapidità) - sensazioni tattili (pseudo calore, astringenza, effetto termico, pungenza, consistenza gusto-olfattiva) - sensazioni gusto- olfattive (aromi di bocca) - Qualità
Una perfetta valutazione sensoriale di un vino, permette di poterlo abbinare nel modo migliore ad una pietanza, esaltando così le doti del vino e quelle del cibo.
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