La storia di questa ciambella salata comincia dalla ricotta: ne compro davvero tanta, e a ridosso del weekend, specie se pranziamo fuori, capita che non sia più freschissima. Ho parametri di valutazione davvero elevati, trattandosi di uno degli alimenti principali di mia figlia (che non beve latte), quindi, quando è in frigo da più di due giorni, decido che voglio cuocerla per sterilizzarla.
Come utilizzare in fretta la ricotta "in scadenza"?
Di dolci, in questo periodo, ne avevo preparati davvero tanti, così tanti da non avere voglia di preparare la solita ciambella alla ricotta. Quindi, è cominciata la ricerca, preziosamente collaborata dalle mie amiche su Facebook: il titolo era
"Ricotta da cucinare: mi date un'idea veloce, che non sia la solita torta?"
Sono venute fuori idee bellissime, ma io ero davvero incontentabile.
No a tutte le ricette che non prevedevano una lunga cottura, per i motivi di cui sopra.
No alla frittura, perché non ne avevo il tempo, dovendo uscire a breve. Per lo stesso motivo, no alle preparazioni troppo elaborate, tipo gnocchi, impasti, lasagne e simili.
Pensa che ti ripensa, sono tornata al punto di partenza (che fa quasi rima).
Una torta. Ma salata. Con la ricotta.
Come si fa? [boh!]
Ho cominciato come per la torta di ricotta: montare i tuorli... non con lo zucchero, e nemmeno col burro, perché la ricotta ha già i suoi grassi. E allora montare la ricotta con le uova e il formaggio grattugiato. Proviamo.
Poi ho aggiunto la farina e il lievito, un pò d'olio, e le verdure che avevo in casa (poche in realtà). La lista degli ingredienti poteva essere più lunga, ma volevo qualcosa di semplice.
Ho unito la zucchina che è acquosa, la pancetta che è sapida, i carciofi perché erano lì e salterellavano per partecipare :-)
Infine gli albumi a neve, e poi in forno.
Plumcake o stampo rotondo? Ho optato per la ciambella, maledicendomi al momento di versarci dentro l'impasto, perché io sono un'impaziente e divento intollerante anche per poco.
Ne è venuta fuori una torta molto morbida, forse dai sapori troppo delicati e non molto decisi, perfetta da sola, o per accompagnare salumi e formaggi. A ripensarci, forse avrei preferito che fosse più rustica, magari impastata con le uova intere ed una parte di farina 0. E siccome non sono brava ad analizzare i miei errori perché mi manca la competenza tecnica, non so essere più precisa, ma so che lo stesso "effetto" mi capita con la torta dolce di ricotta: viene un impasto sempre troppo "compatto", come se si "alzasse" bene.
Avete capito che è una richiesta di consigli, vero?
Vi dico anche cosa cambierei: lo stampo. Ho usato uno stampo a ciambella da 24 cm di diametro, ma credo che il risultato ideale, o vicino a quello che penso e che ho descritto sopra, si ottiene con un impasto non troppo alto, quindi ne farei o dei muffin salati, o una torta bassa (rotonda da 26cm o rettangolare), e ben cotta.
- ricotta di pecora, 300g
- uova medie, 3
- farina 00, 250g
- olio d'oliva, 2 cucchiai
- formaggio grattugiato, 4 cucchiai abbondanti
- pancetta leggermente affumicata, 80g
- lievito istantaneo per torte salate, 1 busta
- carciofi (io un paio già cotti e puliti) e zucchine (io una), a vostro gusto
- scorza grattugiata di limone, q.b.
- burro per lo stampo
Mettete nel robot da cucina con la frusta per l'impasto la ricotta e montatela fino a ridurla in crema.
Aggiungete i tuorli, uno alla volta.
Unite quindi la farina a cucchiaiate, alternandola con l'olio a filo e un pizzico di sale.
Aggiungete il formaggio grattugiato e il lievito, e fate andare a lungo a velocità media per fare formare bene il glutine. La massa risulterà quindi più elastica.
Nel frattempo montate gli albumi a neve fermissima.
Unite al primo impasto carciofi e pancetta a cubetti, la zucchina passata alla mandolina o grattugiata, infine incorporate gli albumi delicatamente.
Prima di disporre in uno stampo imburrato (io ciambella 24 cm ø), incorporate una grattugiata di scorza di limone.
Mettete in forno ventilato, preriscaldato, a 225° per 10 minuti, poi a 200° per 40-45 minuti.
Servite tiepida.