Eccoci al secondo appuntamento con la rubrica in collaborazione con Visit Terracina, alla riscoperta delle tradizioni di Terracina.
E' la volta di un dolce, delle ciambelle da fine pasto o da colazione, tipiche un po' di tutto il Lazio.
Come spesso accade, però, ogni paese ne ha una versione leggermente diversa, più che negli ingredienti, nelle dosi utilizzate.
Sono ciambelle " scottolate" perchè subiscono una doppia cottura: prima vengono scottate in acqua bollente, poi vengono cotte in forno.
Hanno quindi una consistenza particolare, un po' spugnosa all'interno e più croccante esternamente, che le rendono perfette per l' "inzuppo", in vino o latte (naturalmente in base al momento della giornata
La farina, come nelle migliori tradizioni, non viene quasi mai indicata nelle dosi, ma occorre regolarsi "ad occhio". Io ho dato un peso di riferimento per comodità di tutti, ma aggiungetene un pochino alla volta e fermatevi se l'impasto vi sembra già sufficientemente lavorabile senza difficoltà, oppure mettetene un pochino in più rispetto alla mia indicazione se vi sembra ancora troppo appiccicoso ed umido.
- 420 g di farina circa
- 120 g di zucchero
- 3 uova medie
- 35 g di olio d'oliva
- un pizzico di bicarbonato oppure mezzo cucchiaino di lievito per dolci
- qualche cucchiaio di latte per lucidare
Impastate insieme tutti gli ingredienti, mettendo la farina, lo zucchero e il bicarbonato o il lievito a fontana e le uova nel centro.
Ottenuto un impasto morbido e facilmente lavorabile, formate delle grosse ciambelle.
Lessate le ciambelle in abbondante acqua bollente e prelevatele con una schiumarola non appena salgono a galla.
Lasciatele asciugare su un panno qualche minuto, quindi effettuate un taglio orizzontale tutt'intorno ad ogni ciambella, senza però arrivare al buco centrale, quindi senza tagliarle a metà del tutto.
A questo punto posizionate le ciambella su una placca per il forno ricoperta da carta da forno e spennellatele con un pochino di latte.
Potete usare anche un tuorlo d'uovo sbattuto, ma io preferisco usare il latte per lucidare così da non avere avanzi di tuorlo e albume da smaltire.
Infornate a 180° ad altezza media del forno fino a doratura.
Sono buone subito, ma il giorno dopo saranno perfette da mangiare!
Queste ciambelle non sono molto dolci, né aromatiche, per cui considero una buona idea quella di glassarle con zucchero a velo e limone, così come mi è capitato di mangiarle a volte da piccola.
Basta mescolare dello zucchero a velo con poche gocce di succo di limone alla volta, fino ad avere una consistenza morbida ma densa, non liquida.
Chiudete le ciambelle in un contenitore ermetico solo dopo che la glassa è ben secca. Si conserveranno bene per diversi giorni.