Ieri, nel giorno di Natale è morto Giorgio Bocca. I "coccodrilli", così si definiscono in gergo giornalistico i pezzi sui morituri, erano già pronti. Gli elogi si sprecano, i servizi in tv anche e domani, ne siamo certi, tutti i giornali ne parleranno come un Maestro del giornalismo. E lo era!
Riusciva a farsi leggere e capire da tutti. Si poteva non essere d'accordo con lui, ma come giornalista era un vero Maestro! Eugenio Scalfari, cofondatore di Repubblica, ha naturalmente parlato di Giorgio. Il problema, però,non è Eugenio Scalfari, amato/odiato ma complicato -da leggere- giornalista! Il problema sono tutti quei colleghi/coccodrilli che, adesso, lo salutano con messaggi affettuosi.
Frasi quali "La terra ti sia lieve", "è morto un grande giornalista" ecc ecc si sprecano! ma se appena l'1% dei suoi colleghi avessero imparato qualcosa da Lui oggi questa categoria non si troverebbe in quello stato precomatoso nella quale si trova.
Scriveva "cose" a volte non proprio sottoscrivibili, spesso "scomode", ogni tanto polemiche (e non poco) ma, cara grazia, i suoi lettori capivano quello che scrivevano! E allora cari "colleghi" (?) di Giorgio Bocca abbiate almeno l'onestà di stare zitti e di non "salire" su questo cavallo! Non ne siete degni!
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake