Magazine Diario personale

Ciao Vito!

Creato il 01 settembre 2014 da Arthur

molo

Sì, la vita è proprio strana e lo è ancora di più nel momento in cui diventa prevedibile.

Ne avevo parlato in un post quasi due anni fa il 22 ottobre 2012 e oggi ciò che si temeva si è avverato.

Vito, sì, quel ragazzo nonostante i suoi cinquant’anni allegro e sorridente che spesso mi coccolava facendomi trovare sul tavolo le mie pietanze preferite e che lavorava nella trattoria dove alle volte vado a mangiare se ne è andato, aveva scoperto di avere un tumore al cervello e come sempre accade in questi casi, non c’era più nulla da fare.

Mi spiace, mi spiace tanto, davvero, in effetti lo conoscevo poco, ma in quel piccolissimo spazio che ci ha visti l’uno di fronte all’altro ho scoperto una persona a modo suo speciale, oltre che semplicemente serena con se stesso e con tutto ciò che lo circondava.

Non era famoso e non era neanche una persona particolarmente carismatica, sapeva fare il suo mestiere con quell’umiltà che dovrebbe contraddistingue ogni tipo di lavoro e di professione. Mai tronfio o troppo pedante nel portare avanti le sue ragioni nel caso ce ne fosse stato bisogno, sempre con un sorriso sulle labbra aveva il dono dell’accoglienza, in un certo senso ti faceva sentire al centro dell’attenzione e proprio per questo faceva di tutto per accontentarti.

Scrivevo allora: “Una sana riflessione sull’argomento sarebbe da fare, se non altro per fermarsi, per cercare di riprendere fiato, perché al di là dai vecchi e cari luoghi comuni, le rivalse, le lotte, il predominio, o solo aspettare (…) che qualcun altro soccomba, lasciano il tempo che trovano.”

Tutto questo per dire che basta poco per avere un bel ricordo di una persona e quel poco è racchiuso dentro di noi, liberiamolo dunque, bisogna soltanto crederci.



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