Magazine Cultura
Raramente, davvero raramente, abbandono la lettura di un libro. Francamente me ne infischio è la prova lampante del male che mi voglio nel portare a termine certe letture. Ci ho provato anche questa volta, credetemi. Però quando è troppo nemmeno la mia perseveranza, il mio strano gusto dell'orrido, la mia testardaggine riescono a farmi arrivare alla fine. Non che Swamplandia! sia più brutto di Uno splendido disastro o di qualche suo diretto collega osannato sul web (sì, sì, parlo proprio di Io prima di te), assolutamente no. Perlomeno è scritto bene, con metafore e allegorie anche molto belle e descrizioni così precise e particolareggiate che è un piacere anche solo guardarle. Karen Russell il talento ce l'ha di certo, però figliola quanto sei noiosa! La trama, poi, aveva anche un potenziale niente male! Insomma, un parco a tema diretto da una famiglia che da generazioni lotta con gli alligatori rappresentava praticamente l'ambientazione ideale. Però santo cielo, nelle 185 pagine che ho letto c'erano cento pagine di troppo. Per non parlare di alcuni elementi inseriti di cui, francamente, potevamo anche fare a meno considerando che questo libro non è un fantasy, non è un horror e a parte quell'elemento magico (??) non presenta altro. Più che altro, inizialmente, mi ha fatto dubitare della sanità mentale di uno dei personaggi (per dirvi quanto bene ci sta l'elemento sovrannaturale nella storia) e ho pensato fino alla fine (la mia fine, pagina 185) che questa ragazzina venisse prima o poi trovata in stato confusionale, in preda a qualche delirio psicotico o che so io. Invece apprendo dalle recensioni presenti su GR che la ragazzina non è schizofrenica e che la malattia mentale non è contemplata da nessuno. Bene. Qualcuno che scrive un grosso e grasso WTF? però ci sta e questo mi riempie di gioia. Anyway, se qualcuno di voi lo ha letto e ha avuto anche il coraggio di arrivare alla fine mi contatti per dirmi che fine fanno Ava e Ossie per piacere, giusto per capire dove Karen Russell voleva andare a parare. Detto ciò, se ancora non si fosse capito, lasciatelo stare tra gli scaffali della libreria, se la passa meglio là che non a prendere polvere a casa vostra.
La ragazza del Greenwich Village è invece, e lo ammetto senza remore, un libro tralasciabile anche se non evitabile come un'epidemia di peste bubbonica. Niente di cui il mercato editoriale non poteva fare a meno. Niente di cui voi (e pure io) non possiamo fare a meno (e qui la casa editrice, per una volta, ha agito bene relegandolo tra i fuori catalogo).Un libro che di veramente affascinante ha giusto la copertina (perché, dai, la copertina merita proprio, vero?) e, forse, l'idea di base. Eve, giovane ragazza di belle speranze, si trasferisce a New York, prende un appartamento in affitto nel fascinoso e terribilmente "in" Greenwich Village e, tra una ricerca e l'altra circa la vita della madre ormai defunta, cerca di sfondare nel mondo del lavoro. L'elemento che rende questo romanzo leggermente diverso da tutti gli altri chick lit è il sovrannaturale. Intendiamoci, niente streghe, vampiri, zombie e demoni affascinanti. Solo il fantasma di Donald, uno scrittore della beat generation, che vive nello stesso appartamento di Eve e che le tiene compagnia dettandole i racconti che, in gioventù, non ha avuto l'opportunità di scrivere. Grazie a Donald e al suo passato, Eve riuscirà a scoprire un lato del carattere della madre a lei oscuro fino a quel momento e troverà la sua strada nel mondo. Sì, ecco, diciamo che tutto il libro si può riassumere in questo modo. Come vi dicevo inizialmente, appunto, niente di eclatante. E niente altro da aggiungere in merito se non che si tratta di un libro da poter leggere durante un viaggio in treno, forse in vacanza, magari quando non avete proprio niente altro da leggere. Tralasciabile ma non brutto. Si fa leggere, via. Io, però, credo che lo dimenticherò molto presto.
Quest'anno, purtroppo, non ho avuto molta fortuna con le letture. Spero che il 2014 si riveli migliore del 2013... Credo di sì visto che, grazie al gruppo di lettura, inizierò il nuovo anno con l'amato Neil Gaiman :cascata di cuori: e non vedo l'ora!
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Tra il solstizio, la notte di San Giovanni, l’arrivo dell’estate. Qualche libro ...
AAVV, I RACCONTI DELLA NOTTE DI SAN GIOVANNI, DAMSTER Se c’è una notte magica è proprio quella del 24 giugno, solstizio d’estate. Leggere il seguito
Da Atlantidelibri
CULTURA, LIBRI -
Uscite del 25 giugno Per Newton&Compton
"La bellezza delle piccole cose" di Jason Mott 25 GIUGNOUn incidente aereo.Una ragazza con un potere straordinario.In un giorno qualunque, durante una parata... Leggere il seguito
Da Alessia84
LIBRI -
Giugno 2015: anteprima La bellezza delle piccole cose di Jason Mott
Sicuramente il nome Jason Mott non vi è nuovo, ricordate The Returned? Il romanzo dove, improvvisamente, le persone morte tornavano dai loro cari, della stessa... Leggere il seguito
Da Erika
CULTURA, LIBRI -
Anteprima: HARMONY COLLEZIONE di Luglio!
Il matrimonio del milionario di Maya Blake Genere: Romance ContemporaneoEditore: Harlequin MondadoriCollana: Harmony Collezione - n° 2998Prezzo web: €... Leggere il seguito
Da Blog
LIBRI -
Silver Key: la Chiave Argentea del Mondo dei Sogni
Da Howard Phillips Lovecraft a Neil Gaiman, passando per Robert William Chambers. Grandi scrittori e una band che parte dal neo-prog anni '80 e '90 per... Leggere il seguito
Da Dietrolequinte
CULTURA -
Recensione di Quit your Unnatural Ways, Weird Forest, 2012
“My name is AVA MENDOZA. I play guitars and stompboxes and write music. Currently I'm based out of Brooklyn, NY. I have played guitar for most of my life and... Leggere il seguito
Da Empedocle70
CULTURA, MUSICA