Superiamo il piccolo ponte sul torrente e attraversiamo velocemente la pista da sci di fondo, per fortuna semideserta, immergendoci così nel bosco, con una pendenza abbastanza modesta, fino ad arrivare al pianoro di Ciamp de Ors.
partenza da malga negritella
si inizia a salire
vista verso il passo San Pellegrino
Ammetto che senza guida non sarei riuscito a fare nemmeno i primi cento metri! La quantità di neve caduta quest'inverno è talmente tanta che tutti i cartelli segnaletici sono coperti, togliendoti così ogni minima forma di orientamento. Poco male, ho scelto di partecipare a quest'uscita soprattutto per la presenza di guide alpine esperte, avendo così la certezza di completare l'escursione in quasi totale sicurezza. Valanghe in primis. Da Ciamp de Ors cerchiamo di tenere la destra, evitando di andare a sinistra che porterebbe alla salita della forcella Juribrutto, e saliamo attraverso un lieve pendio che porta all'inizio di un lungo e ripido canalone che porta alla forcella Bocche a m 2543.
prima sosta
canalone in salita verso forcella Bocche
Forcella Bocche in vista!
Qui la salita inizia a farsi impegnativa, continuiamo a zig zag circondati da scenari da favola: alle nostre spalle abbiamo il passo San Pellegrino con le cime di Costabella, ricordi della scorsa estate con la ferrata Bebi Zac durante il blogtour a Moena, e davanti a noi, invece, un canalone di neve e ghiaccio tutto da superare.Raggiungiamo un po' affaticati la forcella Bocche a quota m. 2543 e, dopo due ore e quaranta di cammino, facciamo finalmente una pausa per il pranzo a sacco. Il panorama che si è aperto davanti ai nostri occhi è semplicemente magnifico: le cime del Lagorai e i laghi di Lusia! La sveglia alle 5.30 è servita a qualcosa!
vista sulle cime del Lagorai
pranzo con vista
Da Forcella Bocche si potrebbe continuare a sinistra attraverso il sentiero che porta ripidamente a cima Bocche. Da qui il panorama si aprirebbe verso le pale di San Martino. Purtroppo la tempistica non ce lo ha permesso, e sarà quindi una buona idea per la prossima estate.Per la discesa seguiamo lo stesso sentiero dell'andata, un po' difficile per dire la verità da rispettare, vista la notevole pendenza. Evitiamo quindi il classico zig zag e scendiamo liberamente, quasi in "caduta libera", tipo scivolo, e arriviamo al pianoro di Ciamp de Ors, dimezzando il tempo dell'andata! Certo, cadute e scivoloni non sono mancati, ma sono stati anche un pretesto per vivere la ciaspolata in una maniera differente e per farsi due risate!
inizia la discesa
si scende come si può :))
e adesso?
Seguendo sempre la guida, continuiamo il nostro rientro sulla neve fresca, fino a raggiungere la pista da sci di fondo e poi malga Negritella dove abbiamo lasciato le macchine.
Finisce così questa ciaspolata sulle nevi del Trentino, graziati da una giornata primaverile e da un cielo così azzurro che poche volte si vede. Sulla strada del rientro facciamo sosta alla trattoria La Stanga, tra Agordo e Sedico, ormai un classico se si è di passaggio, e dove si può assaggiare la specialità della casa: polpette di carne servite in un tagliere. Buonissime!