Per molti e’ un’operazione meccanica, per altri e’ una soluzione da praticare in casi eccezionali. Chi fa a bella posta una spesa in abbondanza per attuarla e chi invece acquista la quantita’ necessaria per scongiurarla. Si tratta del congelamento del cibo, materia che si trascina dietro una lunga teoria di incognite, miti e credenze.
Esistono, in realta’, delle regole ben precise da seguire per salvaguardare la freschezza dei prodotti che custodiamo in ghiacciaia. In primo luogo bisogna sgomberare il campo da un equivoco di fondo: non tutti i prodotti possono essere congelati. Di certo lo sono la maggior parte degli alimenti, pur tuttavia alcuni il congelatore non lo gradiscono affatto. Le verdure “delicate”, come la lattuga ad esempio, una volta scongelate non mantengono la consistenza originaria e si sgretolano. Il Dipartimento Americano dell’Agricoltura consiglia, inoltre, di non congelare cibi in scatola o le uova con il guscio. Pareri discordanti sulle bevande, in particolare sul caffe’ che sembrerebbe perdere a basse temperature la sua cortina resistente agli odori esterni. Non pensate, poi, di lasciare gli alimenti in freezer sine die: il trascorrere del tempo va a scapito della qualita’. Aria e umidita’ – principali nemici dei cibi congelati – giocano sotto questo aspetto un ruolo fondamentale. Se si presta molta attenzione al confezionamento, i prodotti avranno una vita molto piu’ lunga. Per evitare che l’aria s’infiltri, il confezionamento deve avvenire sottovuoto.
Altro aspetto da smitizzare e’ quello del doppio congelamento: e’ possibile congelare e ricongelare il cibo, a meno che non sia stato tenuto fuori dal congelatore per più di due ore (o 1 ora ad una temperatura di 90°). Da un punto di vista alimentare, dunque, possiamo stare tranquilli e mangiare senza alcun timore. Diverso se si disquisisce di qualita’ che, soprattutto quando si tratta di carni, andra’ ineluttabilmente a vacillare.
Se si possiede un frigo dedicato esclusivamente ai prodotti congelati e’ consigliabile non aprirlo per due giorni dopo che il cibo e’ stato congelato (nel frigorifero base la continua apertura della porta del congelatore non ne favorisce il processo richiesto).
Infine due osservazioni neutre rispetto al congelamento alimentare. L’operazione non uccide i batteri: ovvero se batteri c’erano, batteri permangono anche quando si recupera il cibo dalla ghiacciaia (cucinare sempre quindi a temperature elevate). Non e’ assolutamente detto che il cibo congelato abbia meno nutrimento rispetto a quello fresco, la cosa varia di caso in caso.
Francesco Rella @FalloSapere