“Un grandissimo risultato”. Con queste parole Luca Pancalli ha commentato le 11 medaglie conquistate dall’Italia del ciclismo paralimpico nella prova di Coppa del Mondo disputata in Spagna (Segovia), inserita per la prima volta nel calendario UCI. Tre ori, cinque argenti e tre bronzi è il ricco bottino azzurro nella tappa iberica del circuito iridato, che ha confermato l’Italia quale paese di riferimento per il ciclismo paralimpico. “In questi ultimi anni ho avuto spesso modo di commentare gli ottimi risultati ottenuti dagli azzurri del ciclismo – ha aggiunto Pancalli – ma quanto visto a Segovia, in un palcoscenico prestigioso come la Coppa del Mondo, è qualcosa di assolutamente straordinario. Desidero complimentarmi con l’amico Renato Di Rocco e con l’intera FCI, perché undici medaglie non nascono dal caso ma rappresentano il giusto premio per l’ottimo lavoro svolto dall’intero staff tecnico, dagli atleti e da tutti coloro che si adoperano, ogni giorno, per la crescita del ciclismo paralimpico – ha proseguito Pancalli – una disciplina sempre più fucina di grandi campioni, in grado di creare quel giusto ricambio generazionale, affiancando ad atleti di indiscutibile esperienza alcuni giovani dal futuro certo. Da parte mia, un sentito ringraziamento per un risultato che onora non solo la disciplina del ciclismo ma, più in generale, l’intero Comitato Italiano Paralimpico”.
Il grande successo azzurro è stato inaugurato, nella prima giornata di gare, da Michele Pittacolo, ancora in vetta al mondo. Il campione iridato si è confermato al vertice della categoria C4 tagliando il traguardo con 12” di vantaggio sul tedesco Wolfgang Sacher e 26” sul francese Jérémy Crépelière. Ottime anche le prestazioni degli altri azzurri: Angelo Maffezzoni ha vinto l’oro nella C5, con Fabio Triboli terzo e Roberto Bargna sesto. Nella seconda giornata di gare l’Italia conquista altre tre medaglie: due argenti conquistati, rispettivamente, nel tandem uomini strada da Maurizio Romeo e Bruno Sanetti (con il 13° posto di Emanuele Bersini e Daniele Riccardo), e da Francesca Fenocchio (con Claudia Schuler quarta) nella corsa in linea donne H2. Infine, il bronzo nella corsa in linea H2 di Paolo Cecchetto, con Vittorio Podestà 16°. Particolarmente significativa la prova in linea di Alex Zanardi che, a trecento metri dall’arrivo, ricopriva la terza posizione insieme ai sei atleti migliori al mondo. Un incidente lo ha costretto a fermarsi. La Coppa del Mondo di Paraciclismo si è conclusa con le gare contro il tempo. Brillante il bilancio degli azzurri schierati dal C.T. Valentini. Vittorio Podestà conquista il terzo oro, dopo quelli di Pittacolo e Maffezzoni nelle corse in linea C4 e C5, vincendo la crono H2M davanti agli svizzeri Lukas Weber e Jean-Marc Berset, staccati rispettivamente di 22” e 24”. Podestà ha corso i 13 km in 19’31”88, alla media di 39,936 Km/h. In questa gara, Paolo Cecchetto si è classificato decimo a 1’29”. Tre medaglie d’argento sono arrivate da Fabrizio Macchi, Fabio Triboli e Francesca Fenocchio. Macchi ha ingaggiato un bel duello nella C2M con il francese Stephane Bahier (Fra), che l’ha spuntata per poco più di tre secondi. Con lo stesso distacco Triboli ha dovuto cedere il passo all’austriaco Wolfgang Eibeck nella C5M, mentre nella categoria H2W la Fenocchio è salita sul secondo gradino del podio con un distacco di 1’02” dalla svizzera Ursula Schwaller. Brava anche Claudia Shuler, quarta classificata. Infine, medaglia di bronzo per Michele Pittacolo nella crono C4M, a conferma della classe del campione del mondo e leader di Coppa della gara in linea. Piazzamenti ai piedi del podio di Alessandro Zanardi nella H4M, del tandem Maurizio Romeo e Bruno Sanetti, di Alessio Borgato nella C5M. (com stampa)
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