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Ciclone Sabrina Guzzanti a Venezia 71

Creato il 03 settembre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Venezia 71-Giorno 8: Ciclone Guzzanti

Quasi vicino al giro di boa, alla 71. Mostra d’Arte Cinematografica continuano a sfilare gli ultimi titoli in gara. Ma l’ottava giornata del festival si apre ancora una volta sotto bandiera tricolore e all’insegna del fuori concorso: a dominare saranno le inevitabili polemiche che il nuovo controverso film di Sabrina Guzzanti, “La Trattativa”, è destinato a sollevare. Accolto in sala da un lungo applauso dai critici in sala, l’indagine sulla presunta trattativa Stato-Mafia all’indomani delle grandi stragi negli anni ’90, viene raccontata usando un approccio che va dal documentario alla finzione in un teatro di posa.

Un percorso lungo e difficile, soprattutto in fase di scrittura, ma alla fine “mi è piaciuto riuscire a raccontare questa storia”, dichiara la Guzzanti. Fuori gara oggi tocca anche al coreano “Revivre” di Im Kwon-taek, storia di un uomo diviso tra l’amore per la moglie malata di cancro e quello per la giovane collega di lavoro. Dopo il funerale scoprirà che sua moglie era sempre stata al corrente dei suoi sentimenti per l’altra donna.

La trattativa - Sabrina Guzzanti

Un film che, come sottolinea lo stesso regista, “contempla le domande fondamentali su vita, morte e sessualità. Attraverso ‘Hwajang’ voglio portare alla luce il dolore e l’amore nascosti nel cuore”. A contendersi il Leone d’Oro oggi sono invece il turco “Sivas” e il franco-spagnolo “Le dernier coup de marteau”. Nel primo Kaan Müjdeci racconta il legame tra un ragazzino di undici anni, Aslan, e un cane da combattimento acciaccato, Sivas, in un villaggio dell’Anatolia; un ritratto crudo e realistico, tanto da far concludere la proiezione riservata alla stampa con urla di protesta per le sanguinarie scene di combattimento tra cani perpetrate per tutto il film.

Di ben altra natura è invece la storia di Alix Delaporte: il percorso di formazione sentimentale e artistica di un ragazzo appena quattordicenne, Victor. Il film riunisce la regista francese alla coppia di attori Clotilde Hesme e Grégory Gadebois, già interpreti del suo apprezzatissimo lungometraggio d’esordio, “Angele et Tony”, presentato proprio a Venezia nel 2010 alla Settimana della Critica. Chiusura nel nome della sezione Orizzonti con “Cymbeline” di Michael Almereyda e “9×10 Novanta” di Marco Bonfanti, Claudio Giovannesi, Alina Marazzi, Pietro Marcello e Sara Fgaier, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rohrwacher, Roland Sejko.

di Elisabetta Bartucca per Oggialcinema.net


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