partenza: Piazza San Cristoforo di Urbania.
arrivo: Piazza San Cristoforo di Urbania.
distanza: 80 chilometri.
Profilo altimetrico: Dislivello totale m. 1243.
condizioni del percorso: Interamente asfaltato.
segnaletica: Stradale.
momento migliore: Da inizio Primavera ad Autunno inoltrato.
sicurezza: Prestare molta attenzione, tutti i tratti sono promiscui.
Itinerario
L’itinerario che andiamo ad affrontare questa volta è per “ciclisti veri”, si snoda tra paesaggi naturali e strade di montagna nei comprensori dei Monti Nerone e Montiego.
Nei suoi 80 chilometri caratterizzati da un’insieme splendido di arte e natura, distribuisce molto bene le sue tre salite principali (altezza max. 772m.).
Con la Ns. trekking bike o da corsa, partiamo da piazza San Cristoforo posta al centro di Urbania. Questa vivace cittadina, situata nell’Alta Valle del Metauro, vanta una forte cultura ciclistica; l’antica Casteldurante si estende in un territorio montuoso-collinare ed è posta ai piedi del Monte Montiego.Mostra ai visitatori le sue bellezze storiche, fra tutte spicca il Palazzo Ducale sede degli Archivi storici, del Museo Civico e della Civiltà Contadina.
Da non perdere inoltre la Chiesa dei Morti (con al suo interno il cimitero delle mummie), il complesso rinascimentale del Barco e l’ottocentesco Teatro Bramante. Questa cittadina è inoltre celebre in tutto il mondo per le sue antiche ceramiche istoriate di Casteldurante, che continuano ad essere prodotte dalle varie botteghe artigiane sparse nel territorio.Fatte queste premesse, azzeriamo il contachilometri di fronte al Teatro Bramante e ci dirigiamo verso il parco pubblico proseguendo lungo la strada Statale.
Alla rotonda, prendiamo la direzione Sant’Angelo in Vado; all’incrocio giriamo a sinistra per Piobbico. Siamo al 5° km dove inizia la Ns. prima salita, dopo circa due eccoci al valico che superiamo per scendere e raggiungere, dopo una lunga discesa, la cittadina.Questa sorge fra i Monti Nerone e Montiego alla confluenza dei fiumi Biscubio e Candigliano che nel centro cittadino si uniscono.
E’ questa una apprezzata stazione climatica dell’Appennino centrale; di grande interesse storico ed artistico il Castello Brancaleoni che domina il sottostante borgo. Da segnalare anche la chiesa di Santo Stefano ed il Santuario di Santa Maria in Val d’Abisso, nonché l’apprezzabilissimo centro storico.
Usciamo dalla cittadina girando a destra sul ponte, prendiamo la direzione di Apecchio superando il viale alberato e proseguiamo diritto. Al 20° Km giriamo a six in direzione Monte Nerone. Questo Monte, con le sue stratificazioni calcaree ed i suoi fossili, consente di poter leggere la lunga storia dell’appennino.
Sulle sue pendici possiamo ammirare un paesaggio spettacolare, nei suoi boschi vive il lupo, nei suoi fiumi la trota e sulle sue rocce sommitali nidifica l’aquila reale.
Dopo aver superato l’abitato di Colombara giungiamo al valico, teniamo la direzione Cagli, Serravalle di Carda che dopo poco raggiungiamo e superiamo per proseguire in discesa.
Mantenendo questa direzione, al 36° km raggiungiamo il paese di Pianello dove terminiamo la discesa; giriamo a dx e poco dopo a sx fino all’abitato di Secchiano.
Siamo al 44°km e seguiamo a sx la direzione Piobbico, Rocca Leonella; iniziamo una lunga salita dove la strada si fa a tratti stretta e sconnessa. Al 54° km ecco una discesa piuttosto impegnativa; dopo un po’ giriamo a dx ed attraversiamo la Gola di Gorgo.Questa, a Cerbara, offre un ambiente di interesse paesaggistico e paleontologico; è qui prevista una riserva naturale che include anche il vicino Fosso dell’Eremo;il resto della montagna è invece caratterizzato da vasti boschi e pascoli sommitali.
Ora per diversi chilometri procediamo in falsopiano, poi in discesa fino all’abitato di Bellaria posto al Ns. 67° km. Giriamo in direzione Urbania, iniziamo una salita fino al valico, ridiscendiamo ed al 76° km prendiamo a sx puntando verso la cittadina che ci ospitò alla partenza. Giunti al suo interno, dopo il semaforo, lasciamo la Provinciale, giriamo a dx per il Corso Garibaldi e tutto d’un fiato eccoci in Piazza San Cristoforo, che ci riaccoglie in un abbraccio dopo la Ns. molto ben riuscita performance.
veni, vidi.. condividi?&appId; Post Published: 16 marzo 2012Author: fumagale
Found in section: CicloTurismo, Giro in Italia, per approfondire
Tags: Casteldurante, Castello Brancaleoni, CicloTurismo, CicloTurismo Marche, Gola di Gorgo, Piobbico, Urbania
Previous Topic: Milano-Sanremo 2012, Cavendish: “Con Boasson-Hagen siamo imbattibili” Next Topic: Milano-Sanremo 2012: iscritti e dorsali (elenco ufficiale) partenza: Piazza San Cristoforo di Urbania.arrivo: Piazza San Cristoforo di Urbania.
distanza: 80 chilometri.
Profilo altimetrico: Dislivello totale m. 1243.
condizioni del percorso: Interamente asfaltato.
segnaletica: Stradale.
momento migliore: Da inizio Primavera ad Autunno inoltrato.
sicurezza: Prestare molta attenzione, tutti i tratti sono promiscui.
partenza: Piazza San Cristoforo di Urbania.
arrivo: Piazza San Cristoforo di Urbania.
distanza: 80 chilometri.
Profilo altimetrico: Dislivello totale m. 1243.
condizioni del percorso: Interamente asfaltato.
segnaletica: Stradale.
momento migliore: Da inizio Primavera ad Autunno inoltrato.
sicurezza: Prestare molta attenzione, tutti i tratti sono promiscui.
Itinerario
L’itinerario che andiamo ad affrontare questa volta è per “ciclisti veri”, si snoda tra paesaggi naturali e strade di montagna nei comprensori dei Monti Nerone e Montiego.
Nei suoi 80 chilometri caratterizzati da un’insieme splendido di arte e natura, distribuisce molto bene le sue tre salite principali (altezza max. 772m.).
Con la Ns. trekking bike o da corsa, partiamo da piazza San Cristoforo posta al centro di Urbania. Questa vivace cittadina, situata nell’Alta Valle del Metauro, vanta una forte cultura ciclistica; l’antica Casteldurante si estende in un territorio montuoso-collinare ed è posta ai piedi del Monte Montiego.Mostra ai visitatori le sue bellezze storiche, fra tutte spicca il Palazzo Ducale sede degli Archivi storici, del Museo Civico e della Civiltà Contadina.
Da non perdere inoltre la Chiesa dei Morti (con al suo interno il cimitero delle mummie), il complesso rinascimentale del Barco e l’ottocentesco Teatro Bramante. Questa cittadina è inoltre celebre in tutto il mondo per le sue antiche ceramiche istoriate di Casteldurante, che continuano ad essere prodotte dalle varie botteghe artigiane sparse nel territorio.Fatte queste premesse, azzeriamo il contachilometri di fronte al Teatro Bramante e ci dirigiamo verso il parco pubblico proseguendo lungo la strada Statale.
Alla rotonda, prendiamo la direzione Sant’Angelo in Vado; all’incrocio giriamo a sinistra per Piobbico. Siamo al 5° km dove inizia la Ns. prima salita, dopo circa due eccoci al valico che superiamo per scendere e raggiungere, dopo una lunga discesa, la cittadina.Questa sorge fra i Monti Nerone e Montiego alla confluenza dei fiumi Biscubio e Candigliano che nel centro cittadino si uniscono.
E’ questa una apprezzata stazione climatica dell’Appennino centrale; di grande interesse storico ed artistico il Castello Brancaleoni che domina il sottostante borgo. Da segnalare anche la chiesa di Santo Stefano ed il Santuario di Santa Maria in Val d’Abisso, nonché l’apprezzabilissimo centro storico.
Usciamo dalla cittadina girando a destra sul ponte, prendiamo la direzione di Apecchio superando il viale alberato e proseguiamo diritto. Al 20° Km giriamo a six in direzione Monte Nerone. Questo Monte, con le sue stratificazioni calcaree ed i suoi fossili, consente di poter leggere la lunga storia dell’appennino.
Sulle sue pendici possiamo ammirare un paesaggio spettacolare, nei suoi boschi vive il lupo, nei suoi fiumi la trota e sulle sue rocce sommitali nidifica l’aquila reale.
Dopo aver superato l’abitato di Colombara giungiamo al valico, teniamo la direzione Cagli, Serravalle di Carda che dopo poco raggiungiamo e superiamo per proseguire in discesa.
Mantenendo questa direzione, al 36° km raggiungiamo il paese di Pianello dove terminiamo la discesa; giriamo a dx e poco dopo a sx fino all’abitato di Secchiano.
Siamo al 44°km e seguiamo a sx la direzione Piobbico, Rocca Leonella; iniziamo una lunga salita dove la strada si fa a tratti stretta e sconnessa. Al 54° km ecco una discesa piuttosto impegnativa; dopo un po’ giriamo a dx ed attraversiamo la Gola di Gorgo.Questa, a Cerbara, offre un ambiente di interesse paesaggistico e paleontologico; è qui prevista una riserva naturale che include anche il vicino Fosso dell’Eremo;il resto della montagna è invece caratterizzato da vasti boschi e pascoli sommitali.
Ora per diversi chilometri procediamo in falsopiano, poi in discesa fino all’abitato di Bellaria posto al Ns. 67° km. Giriamo in direzione Urbania, iniziamo una salita fino al valico, ridiscendiamo ed al 76° km prendiamo a sx puntando verso la cittadina che ci ospitò alla partenza. Giunti al suo interno, dopo il semaforo, lasciamo la Provinciale, giriamo a dx per il Corso Garibaldi e tutto d’un fiato eccoci in Piazza San Cristoforo, che ci riaccoglie in un abbraccio dopo la Ns. molto ben riuscita performance.
veni, vidi.. condividi?&appId; Post Published: 16 marzo 2012Author: fumagale
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