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Cielo di Lardo. Di Guido Oldani

Creato il 16 ottobre 2010 da Fabry2010

Cielo di lardo. Di Guido Oldani

Milano, 11 ottobre 2010

Sabato 16 Ottobre presso Arteelite in via Alessi, 11- zona Navigli a Milano, alle ore 17,30 – all’interno della mostra Il segno e l’altrove : Mario Di Giulio, Fernanda Fedi, Gino Gini, Walter Valentini (9 – 27 Ottobre) – Amedeo Anelli e Guido Oldani parleranno intorno al Cielo di Lardo di Guido Oldani (Mursia, 2008).

Guido Oldani è nato a Melegnano (MI) nel 1947. Oldani è attualmente una delle voci poetiche internazionali più riconoscibili. Ha contribuito alla riscoperta di Clemente Rebora curando nel 1985 il numero unico della rivista Psycopathology, Moretto Editore. Nel 1987 è stato invitato da Antonio Porta e Giovanni Raboni al festival internazionale Milano Poesia e nel 1988 per presentare la delegazione dei poeti russi, ricevendone l’invito per Mosca. E’ curatore delle quattro edizioni dell’Annuario di Poesia, Crocetti Editore e ha collaborato alle pagine culturali de La Stampa e di Avvenire. E’ stato autore per Telenova e Rai di trasmissioni culturali. Nel 1997 ha rappresentato l’Italia presso la fondazione Svardo di Stoccolma e a fine millennio alla Columbia University di New York. Nel 2009 è al XIX Festival Mondiale della Poesia di Medellin in Colombia; nel 2010 a quello di Granada in Nicaragua. Collabora con il Politecnico di Milano. Per il teatro ha curato una riduzione della comi-tragedia di Carlo Porta e Tommaso Grossi. Ha fatto parte del consiglio direttivo della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano dove ha curato nel 2008 la mostra dei giovani pittori cinesi. Si è occupato dell’individuazione dell’identità della cultura lombarda attraverso la mostra I TRE DI BRERA che riguarda il ’900 visuale. E’ ideatore e direttore artistico di Traghetti di Poesia 2009-2010, primo festival internazionale di poesia della Sardegna. Dirige la collana Argani, -Mursia-. Fa parte del comitato scientifico del mensile di Avvenire Luoghi dell’Infinito. Alcune sue opere sono tradotte in spagnolo – da Martha Canfield -, rumeno, ungherese, svedese, tedesco, inglese, greco, arabo, uzbeco. Fra le antologie in cui è presente: Il pensiero dominante, Garzanti 2001, Tutto l’amore che c’è, Einaudi 2003, Almanacco dello specchio, Mondadori 2009; 80 poeti per 80anni di Luciano Erba, ed Interlinea 2004; S’encuntrum, se pàrlum, quajcoss che resterà ed. Lucini 2010 per gli ottanta anni di Franco Loi; E’ uno degli autori trattati all’interno di Critico e testimone. Storia militante della poesia italiana (1948-2008) di D.M. Pegorari, ed. Moretti & Vitali 2009. Su di lui, negli anni 90, le intere sezioni critiche della rivista Kamen’ e , a cura di G. Isella, Block Notes. Indispensabile Poesia, AAVV ed. Torpedo 2006, Alla rovescia del mondo. Introduzione alla poesia di Guido Oldani di Amedeo Anelli ed. Lietocolle 2008. Sue raccolte sono: Stilnostro, ed Cens 1985 con la prefazione di Giovanni Raboni; Sapone contenuto nella rivista Kamen’ n° 17-2001 in occasione del decimo anniversario delle sue edizioni; La Betoniera, ed LietoColle 2005, divenuta in spagnolo La Hormigonera. La sua ultima raccolta poetica si intitola Il Cielo di Lardo ed. Mursia 2008. Guido Oldani è l’ideatore del REALISMO TERMINALE secondo cui, la poca natura rimasta nella realtà, imita fedelmente gli oggetti divenuti oramai predominanti. In questo panorama, la distanza tra l’uomo ed essi risulta annullata, cioè insuperabilmente terminale, inducendo all’inversione delle similitudini.

Amedeo Anelli è nato a Santo Stefano Lodigiano nel 1956, ma dallo stesso anno residente a Codogno, si occupa di poesia, filosofia e critica d’arte collaborando con artisti, centri culturali, organizzando numerosi cicli di mostre ed altre manifestazioni. Ha pubblicato numerosi cataloghi, libri d’arte con artisti di fama internazionale, libri d’artista ed opere di divulgazione. Più volte invitato da istituzioni pubbliche e private per convegni ed incontri. In campo letterario ha numerose pubblicazioni in periodici e volumi, sia poetiche sia di critica letteraria (Annino, Bacchini, Cagnone, Marcheschi, Neri, Oldani, Boccardi, Giuseppe Pontiggia…); fra le riviste ha pubblicato in: “Schema”, “L’incantiere”, “Concertino”, “Il rosso e il nero”, “Iduna”, “El Indio del Jarama”, “Poiesis”, “ClanDestino”,“Testuale”, “Qui” “Gradiva”, “Incroci”… Ha pubblicato le raccolte poetiche: Quaderno per Marynka (Polena, Milano 1987), 12 poesie da Acolouthia nell’Annuario di Poesia 1997 di Crocetti, Acolouthia(I). Omaggio ad Edgardo Abbozzo (Vicolo del Pavone, Piacenza. 2006). Ha curato la raccolta Poesie diverse del poeta lodigiano del Seicento Francesco De Lemene (Polena, Milano, 1987 e nell’Annuario di Poesia 2002 di Crocetti. Ha pubblicato per l’editore C.R.T di Pistoia il volume di critica e teoria delle arti visive Novanta. Verso un’arte di pensiero (Pistoia, 1999). È presente nel volume di critica su Giampiero Neri a cura di Silvio Aman, Memoria, Mimetismo e informazione in “Teatro Naturale” di Giampiero Neri, Milano Edizioni Otto/Novecento, 1999 e in quello su e di Guido Oldani, Indispensabile poesia, Melegnano, Torpedo Edizioni 2006. Inoltre nelle antologie di poesia a cura di Daniela Marcheschi, Terra gentile aria azzurrina, poesia italiana, Trieste, Einaudi Ragazzi, 2002 (rist. 2007), Tutto l’amore che c’è, poesia italiana, Trieste, Einaudi Ragazzi, 2003. Ha tradotto l’opera dei poeti russi Arsenij Tarkovskij (Via del Vento 1998- Poeti e Poesia 2004,- Incroci 2009), Osip Mandel’stam (Via del Vento 2005) e Boris Pasternak (I luoghi dell’Infinito 2008), e curato i volumi L’urgenza della luce. Cristina Campo traduce Christine Koschel (Le Lettere 2004), e gli Scritti sull’Arte di Remo Pagnanelli (Vicolo del Pavone 2007). Nel 2008 ha scritto: Alla rovescia del mondo. Introduzione alla poesia di Guido Oldani, LietoColle. È presente in numerose antologie fra le recenti: 70 poesie per Don Mazzi a cura di Ivano Malcotti e Giovanni Bandi, Luca Pensa Ed. 2004, Pace e Libertà la battaglia delle idee, AIASP 2005. È membro dal 2000 del Corpo Accademico dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. Ha fondato e dirige dal 1991 la rivista internazionale di poesia e filosofia “Kamen’” e dal 2009 fa parte del comitato scientifico internazionale della rivista slovena Poetikon. É recensore del “Cittadino” quotidiano del Lodigiano e del sud Milano. Suoi scritti sono tradotti in russo, francese, svedese, tedesco, inglese e portoghese.



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