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Cineforum al Cinema Cristallo a Fidenza: "The Help"

Creato il 19 febbraio 2012 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

Giovedì alle ore 21 del 23 febbraio 2012 al Cinema Cristallo a Fidenza

Jackson, Mississipi, siamo nell'estate del '62, ma non è solo l'afa a rendere irrespirabile il clima nei quartieri residenziali della città. L'ipocrisia regna sovrana: le famiglie benestanti assumono colf di colore ("le aiutanti" dal titolo originale) nelle loro abitazioni salvo poi trattarle come rifiuti umani. "The help" è variopinto come i colori dei vestiti delle protagoniste: forti i toni della denuncia di una pagina vergognosa del razzismo americano, ma attraverso personaggi che anziché inalberare cartelli di protesta combattono a suon di torte al cioccolato. Sì, perché il film diretto da Tate Taylor funziona grazie alle bravissime interpreti femminili: l'intensa Viola Davis, l'energica Octavia Spencer, la cattivissima Bryce Dallas Howard, la svaporata Sissy Spacek, la sensuale Jessica Chastain e l'idealista Emma Stone. Il romanzo di Katryn Stockett da cui è tratto il film ha costituito negli USA un vero e proprio caso editoriale: quasi sei milioni di copie vendute. (M.F.)



Uno splendido cast al femminile al servizio di una storia su un passato non del tutto passato Giancarlo Zappoli
Jackson, Mississippi. Inizio degli Anni Sessanta. Skeeter si è appena laureata e il primo impiego che ottiene è presso un giornale locale in cui deve rispondere alla posta delle casalinghe. Le viene però un'idea migliore. Circondata com'è da un razzismo tanto ipocrita quanto esibito e consapevole del fatto che l'educazione dei piccoli, come lo è stata la sua, è nelle mani delle domestiche di colore, decide di raccontare la vita dei bianchi osservata dal punto di vista delle collaboratrici familiari ‘negre' (come allora venivano dispregiativamente chiamate). Inizialmente trova delle ovvie resistenze ma, in concomitanza con la campagna che una delle ‘ladies' lancia affinché nelle abitazioni dei bianchi ci sia un gabinetto riservato alle cameriere, qualche bocca inizia ad aprirsi. La prima a parlare è Aibileen seguita poi da Minny. Il libro di Skeeter comincia a prendere forma e, al contempo, a non essere più ‘suo' ma delle donne che le confidano le umiliazioni patite.
Va detto innanzitutto che è stato meritato il riconoscimento andato ai Golden Globe a Octavia Spencer per il ruolo di Minny e che il film ne meriterebbe molti altri, soprattutto sul piano delle interpretazioni. Film corale al femminile (gli uomini hanno ruoli del tutto secondari) ispirato al romanzo omonimo di Kathryn Stockett (grande successo negli Stati Uniti) The Help ha il pregio di costituire un'efficace ossimoro. È tanto attuale quanto old style. Perché vedendolo la memoria va a film come La lunga strada verso casa, 1990, che vedeva Sissy Spacek (presente anche qui) al fianco di Whoopi Goldberg. La ricostruzione filologicamente correttissima di abiti, ambienti e comportamenti potrebbe rischiare di mangiargli l'anima traducendolo nell'ennesima rivisitazione dei tempi in cui Martin Luther King aveva un sogno e John Fitzgerald Kennedy se lo vedeva stroncare a Dallas. Ma proprio in quella che potrebbe essere la sua apparente debolezza sta la forza di un film che riproponendoci un passato apparentemente così lontano ci fa ‘sentire' (potremmo dire quasi ‘fisicamente') che la sottile, insidiosa linea rossa (per dirla alla Malick visto che qui la Chastain offre un'ulteriore prova del suo eccellente trasformismo recitativo) che separa l'integrazione razziale dal rifiuto non ha interrotto il suo percorso. Mentre osserviamo le vicende dell' “ieri” ci viene da chiederci se quei problemi siano stati risolti una volta per tutte e non solo negli States. La risposta è purtroppo negativa.  Una sensazione di rabbia impotente promana dallo schermo quando si assiste a soprusi mascherati dal bon ton così come all'emarginazione di chi, dalla parte di chi ha la pelle meno scura, osa ‘disturbare' un quieto vivere che per conservarsi tale ‘deve' ignorare i diritti di persone dal cui lavoro dipende il proprio benessere. È un film privo di raffinatezze linguistiche quello di Taylor e quindi forse per questo destinato a piacere poco alla critica ‘impegnata' (anche se ovviamente speriamo di essere smentiti). Tra i vari pregi ha però anche quello di ricordarci che la parola (detta e scritta) ha sempre avuto un valore di riscatto. Prima di rischiare di disperdersi nei talk show. Da: http://www.mymovies.it/film/2012/thehelp/

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