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CINEMA: alla Biennale di Venezia, Bertolucci darà il Leone d'oro alla carriera a Bellocchio.

Creato il 22 agosto 2011 da Andreakur
Sarà Bernardo Bertolucci a consegnare a Marco Bellocchio il Leone d’oro alla carriera della 68ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (31 agosto – 10 settembre 2011), diretta da Marco Mueller e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
La cerimonia di premiazione, con l’eccezionale incontro fra questi due Maestri del cinema italiano, avrà luogo venerdì 9 settembre 2011, alle ore 17.00 nella rinnovata Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia).
"Mi onora e mi commuove che sia Bernardo Bertolucci a consegnarmi il Leone – ha dichiarato Marco Bellocchio - Pur percorrendo strade diverse, c'e' sempre stata tra noi due reciproca attenzione e stima. E affetto"."Due prestigiosi premi alla carriera (la Palma alla carriera a Bernardo e il Leone a me) - conclude il regista - nello stesso anno sono, oltre che un riconoscimento artistico importante, l'immagine di una ripartenza per altre avventure umane e artistiche che spero possano durare ancora a lungo".
Sarà dunque una cerimonia di premiazione all’insegna delle sorprese, che verrà aperta con la proiezione del film-omaggio Marco Bellocchio, Venezia 2011 (12’), che il regista Pietro Marcello (Il passaggio della linea, La bocca del lupo) ha realizzato per l’occasione e che ripercorre l’opera del grande regista.
Straordinaria "autobiografia attraverso i film" (a partire dai provini di ammissione al CSC e dal potente primo corto Abbasso il zio, usato come filo conduttore), il film breve di Pietro Marcello riesce a ripercorrere in 12' l'itinerario creativo del regista piacentino, colto nella sua continua ricerca di una trascrizione della realtà, così come la interpretiamo nei sogni. Poema visivo e sinfonico (firmatissimo - da Ennio Morricone, Nicola Piovani, Carlo Crivelli), Marco Bellocchio, Venezia 2011 è scandito da un'andata e ritorno continua tra il passato e l'oggi (le sequenze che Marcello ha girato in luglio a Bobbio: il Bellocchio dell'officina permanente e dei progetti continui) - il ritratto fuori dal comune di un cineasta fuori dal comune.
A seguire, la versione di Nel nome del padre (1971) "rivisitato" (ripensato e rimontato/rimissato) da Marco Bellocchio (80’). Per la prima volta, non un restauro ma una nuova opera inedita e “attuale”, realizzata dal regista a partire dai materiali del film stesso. Un singolare Director's Cut che invece di durare parecchi minuti di più, risulta più corto rispetto alla prima edizione: 80’ per questa nuova versione “redux” di Nel nome del padre, contro i 105’ del film uscito in sala nel 1971.

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