Cinema e psicoterapia: In treatment, la coppia del giovedì.
Lea e Pietro sono i due membri della coppia che si rivolge allo psicologo Giovanni (Sergio Castellitto) con la richiesta di un consiglio molto particolare: Lea è in cinta, cosa ci consiglia di fare?
Sembrerà strano a chi non si occupa di psico-cose, ma in questi anni di attività mi è capitato in diverse occasioni, di incontrare donne accompagnate da partner o da mamme, con questo tipo di domanda. Gli autori fanno emergere in maniera netta due idee: la prima è che una decisione così importante debba essere presa dai diretti interessati e che un terapeuta va consultato con la richiesta di fare, ove possibile, maggiore chiarezza; le seconda è che di fronte ad un O/O di questo genere ci si sente fragili, vulnerabili, in qualche maniera arrabbiati con il destino che ti mette di fronte a scelte così dolorose. Che ne pensate?
Nelle puntate successive, la coppia perderà il figlio in maniera naturale, purtroppo durante una seduta (spero non mi capiti mai). La coppia continua la terapia, con vari momenti interessanti, ma mi fa piacere farvi riflettere su un altro punto che gli autori tendono a far emergere: una donna, in questo caso Lea, tradisce il suo uomo a causa di dinamiche inconscie irrisolte derivanti dalla storia personale e familiare? Su questo punto si gioca la credibilità e l’efficacia di un modello psicologico importante, quello psicoanalitico e allargando quello psicodinamico. Che ne pensate? Avete fatto altre ipotesi?
Ps. Mi scuso per il ritardo di questo e dei prossimi articoli rispetto alla programmazione ormai terminata della serie. Ma i miei tempi non mi permettono modalità diverse e devo vedermi ancora diversi episodi registrati.