Finalmente finisce anche quest’anno e questo periodo. Sarà che con l’avanzare dell’età affiora il cinismo, ma la melensaggine che contorna le festività comincia a darmi fastidio. Quei sorrisi che vengono sfoderati solo in queste occasioni da persone che, appena giri loro le spalle, subito ti accoltellano. Finisce anche questo dannatissimo centocinquantenario per cui nulla ci sarebbe stato da festeggiare, né quassù da noi, né tantomeno al sud. Ci è costato solo una marea di soldi che si sono sommati al debito che avevamo e che ora siamo chiamati a ripianare. Naturalmente ci aspetta un anno peggiore del precedente, visti gli aumenti di tutto e i blocchi dei redditi, ma tant’è…
Ci penserò domani (Rossella O’Hara…Via col vento – lo so, la versione ufficiale dice “domani è un altro giorno”, ma quella del libro in mio possesso invece riporta proprio così).
Basta con la casella della posta intasata da innumerevoli richieste di denaro da parte di sconosciute opere assistenziali che spuntano solo in questo periodo (mi chiedono come facciano a conoscere il mio indirizzo sotto il cognome da ragazza… Ma si sa, le vie del Signore sono infinite).
Basta con le pubblicità in TV con panettoni, dolci, offerte telefoniche ma soprattutto profumi, dove gli uomini, tra mossettine ed atteggiamenti, tutto sono fuorché virili (ed io avrei dovuto regalare simili essenze a mio marito? Certo che no!).
Basta col gossip su gente della quale non mi importa un accidente: nozze e gravidanze reali, vacanze dei vip (quanto vip non si sa…in quanto li creano i giornali trasformando in icone personaggi alquanto mediocri), scandalini e scandaletti vari fatti scoppiare ad arte per distoglierci dai problemi reali o per procurare pubblicità gratuita.
Basta con i cinepanettoni, dei quali pure gli italiani di bocca buona sembrano essersi stufati (o è solo perché il prezzo del biglietto è aumentato?).
E mi chiedo: con la prospettiva della fine del mondo che le profezie Maia collocano proprio nel 2012, a che serve stampare gli oroscopi che invadono edicole e librerie?
Beviamoci su per dimenticare, davanti alle solite ovvie parole dei discorsi di fine anno, ai soliti spettacoli televisivi spesso preregistrati, con brindisi, balletti e sorrisi (quanto veri non si sa), ai soliti collegamenti da tutte le capitali, al solito resoconto di dita spappolate dai botti… Che noia…
Ma nonostante tutto, buon anno!
Loredana