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Cinquanta sfumature di... polemiche

Creato il 06 agosto 2012 da Frencina
Scrivo questo post consapevole delle polemiche che susciterà.
Prendo spunto da un articolo che ho trovato sul sito Panorama.it intitolato Cinquanta sfumature di grigio incoronato re delle vendite del decennio (lo potete leggere cliccando sul titoto dell'articolo).
Io li sto leggendo ora (ebbene sì, me li hanno regalati e sono lì, nella mia libreria, accanto a scrittori del calibro di Grossman, Austen, Murakami e altri decisamente più popolari ed apprezzati della James).
E, parlando con cognizione di causa, la cosa mi fa un po' arrabbiare perché non sono così meritevoli di stare in più librerie rispetto ad altri libri che se lo meriterebbero molto di più. Eppure va così. Questi tre libri sono estremamente leggeri, estremamente da spiaggia, estremamente comprensibili ai più e in più parlano di sesso e, secondo me, è questo il vero motivo del loro successo. Perché E.L. James non si può dire sappia scrivere. Per carità, si leggono in fretta, ma non perché sono così ben scritti da scorrerti sotto gli occhi. Semplicemente perché sono estremamente semplici.
E questa è una parte del mio pensiero, quella amante alla follia dei libri che si incavola da morire quando pensa che molte persone che non leggono da anni, ricominciano a farlo a causa di libri come questi.
Però c'è anche un'altra parte di me, altrettanto arrabbiata, che pensa che se quest'autrice non li avesse infarciti di così tanto sesso (sono sempre, sempre, sempre li che scopano! ma non aspettatevi chissà che perché è vero che non sono libri da far leggere a ragazzine tredicenni, ma da tutto il gran parlare che ne è stato fatto, mi aspettavo davvero molto di più); comunque dicevo che sono anche arrabbiata perché il potenziale in questa storia c'era, magari non per scrivere tre libri, però c'era. Perché, in soldoni, viene raccontata una storia d'amore tra una ragazza che vuole dolcezza e tenerezza dal proprio fidanzato e un uomo che, a causa del suo passato, ha una paura tremenda di amare, di lasciarsi amare e di venire abbandonato. Detto così si capisce che non è un capolavoro, ma penso che non sarebbe stato nemmeno così tanto bistrattato perché tutti, d'estate, tendiamo a scegliere letture leggere che ci fanno sciogliere il cuore.
Quindi io mi colloco tra chi è arrabbiato per il successo di questi romanzi, però un pochino difendo anche Anastasia perché mi fa tenerezza e mi dispiace che sia stata creata per una storia che poteva essere gestita decisamente meglio.
E ora tocca a voi, diteci la vostra!

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