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Cinque dischi per.... Parlare con i figli !

Da Farmacia Serra Genova
Da oggi ogni Sabato avremo una nuova rubrica che non ha molto a che fare con la farmacia ma con il relax che nel fine settimana speriamo di trovare .....
Sarà perché per noi il relax è solitamente accompagnato dalla musica che ci siamo affidati alla nostra " scopritrice radiofonica " Adele Meccariello che potete seguire anche su Twitter @adelemecca .
Se avrete richieste e curiosità è qui per voi ! Con i 5 dischi per...
"In Alta Fedeltà di Nick Hornby, i personaggi hanno la fissa di dividere tutto in classifiche composte da cinque elementi. E così anche noi abbiamo deciso di proporre ogni settimana la nostra cinquina. Di dischi, in particolare: ogni sabato ci divertiremo a trovare i "Cinque dischi per…" ogni occasione.
E siccome la scuola è appena finita, e presto vi ritroverete a passare (ci auguriamo) più tempo coi vostri ragazzi, abbiamo pensato di iniziare con “I cinque dischi da conoscere per non rispondere eeeeeeh? ai vostri figli quando ve ne parleranno”.

1. Daft Punk – Get Lucky
Iniziamo col più facile. Questo si ficca in testa subito (e, dato il sound, potrebbe anche piacervi più che ai vostri figli); ascoltatelo per primo, e siete già a posto. Sì, se vi ricorda qualcosa è perché i signorini hanno l’abitudine di saccheggiare a mani bass…ehm, ispirarsi ampiamente a sonorità passate. Non è per questo che fin dall’inizio della loro carriera nessuno li aveva mai visti in faccia (indossano sempre dei caschi spaziali bellissimi). Il vero motivo, finalmente ora lo sappiamo, è che sono bruttarelli .
(In omaggio vi regalo la versione capra di Get Lucky, che diventa Goat Lucky  e la versione dei Daughter, un gruppo che vi consiglio a prescindere.) 

2. Bastille – Pompeii
Anche questa è semplice da ricordare, con quel mucchietto di vocali vi risparmierete anche la fatica di mandare a memoria le parole del ritornello. I Bastille, a dispetto del nome e tanto per confonderci le idee, non sono francesi, ma inglesi; sono attivi da un paio d’anni, e con questo pezzo si sono finalmente fatti conoscere da tutti. E se li conoscono tutti, tocca anche a noi aggiornarci sulla questione. Pompeii ce la stiamo trovando davanti un po’ in tutte le salse da tre o quattro mesi a questa parte, perciò è davvero imperdonabile rifilare un eeeeeeh? ai ragazzi che ve ne parleranno o ve la canteranno a mo’ di coro da stadio in un momento ics della giornata. Quindi, sotto coi cori, con le “e”, e con le “o”, su.

3. Lykke li – I follow rivers
Io lo so che nelle testoline di molti di voi (me compresa) ogni volta che si nomina Lykke li, parte inesorabilmente questa canzoncina, http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=f2kHLa1Y-9s#t=4s ma dobbiamo riuscire a concentrarci lo stesso.
Non siete più giustificati, se continuerete a limitarvi alla risposta “Ah, sì, quella dello spot della compagnia telefonica!”. Se vogliamo smettere di far figuracce, conviene saperne un po’ di più. Per esempio, che questo pezzo è vecchio come il cucco. Nel nostro bel Paese, infatti, spesso si riscoprono canzoni di un (bel) po’ di tempo prima solo “grazie” al fatto che qualcuno le sceglie come colonna sonora di spot che poi vengono mandati in onda fino allo sfinimento e fino a che quella canzone non la si sopporta più. Ecco perché “grazie” è tra virgolette. Se riuscite a staccarlo dalla sua immagine di tormentone da spot, però, magari riuscite anche a scoprire se questo pezzo vi piace.

4. Fedez – Cigno Nero (feat. Francesca Michielin)
Rapper che spuntano come funghi, in Italia. Tocca tenersi aggiornati e alla svelta. Non esprimerò giudizi in merito, ma da fonti attendibili abbiamo appreso che se non ci si fa un minimo di cultura su Fedez, il rischio di un eeeeeh? durante una conversazione coi vostri figli è molto alto. Direi che possiamo fermarci alle basi (mi sento buona, oggi), col suo brano più visualizzato su Youtube. Si chiama Cigno Nero, e la Francesca Michielin del featuring altri non è che la vincitrice di XFactor V.

5. Guè Pequeno – Bravo ragazzo
Ve l’ho detto: come funghi. Guè Pequeno è un altro rapper, e mi sento in obbligo d’inserirlo in questa cinquina perché è stato il mio personalissimo eeeeh? degli ultimi giorni. Nel giro di quarantotto ore, ho visto due volte, in punti diametralmente opposti d’Italia, file chilometriche di ragazzi che lo aspettavano con in mano un suo disco da farsi autografare. Quindi ho pensato che – per evitare che anche voi vi fermiate basiti a osservare serpentoni di adolescenti in preda a isterismo collettivo senza saperne bene la causa – fosse doveroso inserire Guè (sic) in questa rubrica. Della sua musica fate quel che volete, ma – vi prego – non fate vestire i vostri figli come lui. La musica resta in cuffia, le tutine leopardate feriscono gli occhi di tutti."

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