Cinque dischi per...Halloween.

Dolcetto, scherzetto, o musica? Difficile scegliere, ma siccome ho già fatto colazione, scelgo la musica, che è benzina necessaria alla partenza di ogni giornata almeno tanto quanto una buona colazione e un sorriso.
Questo weekend è un po' più lungo del solito, complice la festa di Ognissanti. Anche se per molti l'unica cosa da festeggiare è stata Halloween. Beh, forse non tutti sanno che in realtà non serve farsi prestare la festa dai paesi angofoni, perché la notte dedicata alle anime dei defunti è presente nelle tradizioni di molte zone d'Italia. Solo che probabilmente non fa figo quanto festeggiare "Halloween". Non so, certe cose restano un mistero.
Ad ogni modo, dal momento che non ci sembrava il caso di dedicare la cinquina di oggi ai santi, vogliamo giocare anche noi e raccontarvi un po' di musica dedicata ai defunti che tornano in vita per una notte e - perché no - a 'sto famoso "Halloween".
1. Michael Jackson - Thriller

A proposito di morti che tornano nel mondo dei vivi (almeno per una notte), non si può fare a meno di pensare a questa canzone. Sarà banale, ma intanto tutti quanti – pur ribadendo la banalità della scelta – l’hanno usata come colonna sonora di Halloween, foss’anche solo per scherzo. Il video dura quasi un quarto d’ora, e forse i più giovani non sanno che in realtà quello di Thriller non è un semplice videoclip, ma un vero e proprio cortometraggio. Che, per inciso, mi terrorizzava come poche cose al mondo quando ero piccolissima.
2. Queens of the Stone Age – Burn the witch

Non solo morti, in verità. Halloween è la notte di tutto quello che è spaventoso e che appartiene a un altro mondo. Perciò anche le streghe sono le regine, almeno per una notte (sebbene in certe parti d’Italia si raccontino storie sulle streghe che sazierebbero la sete di brividi per ben più di una sola notte). Ecco perché scegliamo questo brano dei Queens of the Stone Age (Brucia la strega), tratto da Lullabies to paralyze, un disco che vi consigliamo di ascoltare per intero, e non solo ad Halloween.
3. Ray Parker Jr. – Ghostbusters

Qualora la situazione dovesse sfuggire di mano, e i fantasmi dovessero diventare presenze un po’ troppo invadenti, who you gonna call, chi chiamerete? I Ghostbusters! Gli Acchiappafantasmi è un film che tutti i figli degli Anni Ottanta (e non solo) amano, per mille motivi (il mio personale motivo numero uno è la presenza di Bill Murray). Coi Ghostbusters i fantasmi diventano quasi simpatici. Ho detto “quasi”: poi finiscono sempre, comunque, e inesorabilmente intrappolati dai raggi protonici.
4. The Rocky Horror Picture Show – Time Warp

Un grande classico del travestimento horror (e quindi adatto alle decine di feste a tema dedicate alla notte di Halloween) consiste nel trasformarsi in uno qualunque dei personaggi di questo musical meraviglioso. Ma vi avviso: posso anche soprassedere sul fatto che si festeggi una ricorrenza presa in prestito e deformata, ma guai a chi si traveste da personaggio del Rocky Horror e poi non sa ballare degnamente il Time Warp!
5. A Nightmare Before Christmas - Questo è Halloween

La canzone di Halloween per eccellenza: se proprio vogliamo appropriarci di festività altrui, facciamolo come si deve. A Nightmare Before Christmas è uno dei film più celebri di Tim Burton, genio dall'eufemisticamente fervida immaginazione. Nonostante il titolo, il film è ambientato nel Paese di Halloween e il protagonista, Jack Skeletron, è il Re di Halloween. Tranquilli, cari lettori, non ci penso neanche a svelarvi la trama, perché vi consiglio caldamente la visione di questo classico dell'animazione in stop-motion, e se potete date un'occhiata anche al making of, per capire quanto lavoro c'è dietro.
Questa canzone, dunque è da sempre - per me - l'inno di Halloween.
Come se non bastasse l'immaginario folle e cupo di Tim Burton, e il tema non proprio dei più lieti, a rendere tutto ancora più spaventevole arriva la versione di This is Halloween interpretata da Marilyn Manson, che vi regaliamo come contenuto extra, con l'augurio che prima o poi la si smetta di prendere in affitto feste altrui, recuperando il senso di tradizioni che avevamo sempre avuto in casa e che semplicemente avevamo semplicemente ignorato per anni.