Chi vive a Madrid lo sa bene: la parte più intensa della vita spagnola si concentra nel fine settimana.
Autentica prova del nove per l’italiano espatriato, il fin de semana madrileño è come una corsa a ostacoli, lì dove per ostacoli si intendono birre e alcolici di ogni tipo, che si alternano a bar chiassosissimi, discoteche, locali infingardi e sconosciuti compagni di baldorie che saranno nostri amici per una breve ma molto intensa notte.
Il madrileño durante la settimana lavora come un dannato ma poi arriva il venerdì sera e come l’araba fenice rinasce dalle sue stesse ceneri, più forte e vitale ce mai, per lanciarsi nel fine settimana.
E noi italiani che viviamo qui come reagiamo dinanzi a cotanta vitalità? Personalmente SOFFRO.
Se poi il qualsiasi fine settimana coincide con qualche festività come natale, capodanno, Pasqua, San Isidro o Halloween il terrore dilaga nel mio piccolo corpo: sopravvivrò?
Si, sopravvivrò, perché dopo anni e anni di baldorie spagnole e con un pischello palentino (Palencia, ricordiamolo, è la città con più bar per abitanti di tutta la Spagna) ho individuato i 5 trucchi per arrivare sani e salvi al lunedì.
1) La siesta
La siesta, cioè il riposino, è un mito tutto ibérico. Io prima di venire a vivere a Madrid pensavo che in tutta la Spagna dalle 14.00 alle 16.00 la vita si fermasse. Bugia. La siesta in Spagna si fa come e quanto in Italia (considera che io sono di Bari, quindi ho uno standard molto alto di pennichelle) ma il venerdì pomeriggio fare la siesta è fondamentale, in previsione della notte. Quindi il venerdì si esce da lavoro alle 15.00, si va a casa correndo e dalle 16.00 alle 20.00 si simula la notte. Ronf.
2) Dress code per la noche loca
La noche é loca, cioè pazza. Tu, mia cara amica italiana che ti prepari a vivere un we di festa spagnola, sii saggia e mettiti scarpe basse e comode. Considera che se l’appuntamento con gli amici spagnoli è alle 22.00 e la serata è divertente non tornerai a casa prima delle 7 del mattino. Se la serata è noiosina prenderai un taxi alle 3. Se è un fracasso all’una sarai con il pigiama. In qualsiasi caso farai molto più tardi di qualsiasi festa di capodanno italiana, quindi vestiti comoda.
3) Birre su birre. Io speriamo che me la cavo
La sera spagnola inizia sempre con cervezas, cioè birre. Grandi e fredde, ma soprattutto tante. Quante birre può bere una donna iberica normodotata alta 1.68 di 55 kg? Prova a contarle osservando la tua sconosciuta vicina di bancone, ne resterai sorpresa. Allora per non finire ubriachi a pezza alle 23.30 io consiglio di fare un trucchetto e bere claras, che sono birre mischiate con limonata o gassosa. Così in un bicchiere avrai la metà dell’alcol dei tuoi compagni di merende e di ubriacherai nel doppio del tempo, ma sarai socialmente accettato perche avrai tra le mani pur sempre dell’alcol. Che dio salvi la clara.
4) La fase 2 della notte: i super alcolici
Ad un certo punto della notte, con una sincronia tanto perfetta quanto inspiegabile, la gente inizierà a chiedere super alcolici e non vorrà più bere birre. Perché? Così, all’improvviso, senza parlarne… siamo in Spagna, non farti domande e chiedi un gintonic.
Allora quello che io faccio in questo momento della notte in cui sto bene, mi diverto, non voglio andare a casa ma anche lo stato di intossicazione alcolica del mio sangue è preoccupante sai che faccio? Lo vuoi sapere?? Te lo dico, e qui lo dico qui lo nego: chiedo una coca cola! Senza farmi vedere da nessuno chiedo una coca cola con ghiaccio e me la bevo come se fosse un cubata, cioè come se avesse alcol. Perchè lo faccio? Se davvero te lo stai chiedendo deduco che non sei mai uscito con degli spagnoli. In Spagna l’alcol è un momento sociale, e se una persona senza essere incinta, ammalata, minore di 15 anni o maggiore di 95 non beve alcol tutti le chiederanno con aria preoccupatissima PERCHE??? Quindi se vuoi avere una vita sociale con autoctoni senza essere bombardato di domande fai come me,menti, simula.
5) Lo spuntino alle 5 del mattino
So che conosci bene l’acquolina delle 5 del mattino. Quello che forse non conosci sono i terrificanti piatti di AVANZI di riso alla cantonese che vendono i cinesi per le strade di Madrid. Il dubbio amletico é: divorare il riso alla cantonese per strada come se non ci fosse un domani o mantenere un certo contegno e dire NO all’avanzo? Qui io ho una grande alleata, la mia allergia all’uovo. Io propongo sempre di cercare un kebab, e vinco.
Poi c’è un’ultima cosa che mi tormenta della noche loca madrileña, e a cui non ho trovato la soluzione: fare la pipi per strada.
So che non abbiamo 4 anni ma a Madrid i giovani dagli 0 ai 34 anni sono così, pisciano per strada. Per i maschi é facile, ma anche le donne lo fanno accovacciandosi tra le macchine. Perché? Perché bevono troppo, e quindi devono fare duemila pipì all’ora e i bagni dei bar sono sempre troppo pieni. Quale potrebbe essere la soluzione a questo problema? Forse indossare dei pannoloni?
Ci penserò, intanto Feliz fin de semana