Matteo Renzi e il suo modello comunicativo hanno scosso un partito a lungo conservato da una forza d’inerzia o d’inedia, subalterna. La scossa è tale che l’8 dicembre alle Primarie del Partito Democratico possono votare tutti. La decisione ha una certa portata storica per il suo contenuto di innovazione, di apertura, di libertà d’espressione.
L’occasione storica delle primarie di un partito, aperte a tutti i cittadini italiani, li mette in condizioni di domandarsene il perché. E di sentirsi interpellati: “ehi, tu”, “chi io?”, “si dico a te”.
“Scegli anche te chi rappresenta l’Italia a sinistra?”
Stupiti, i cittadini e l’Italia sono finalmente smossi nel loro profondo, sonnolento, senso d’impotenza.
Si trovano a dover ripensare il loro ruolo: non più all’ultimo momento, sopraffatti dalla tensione elettorale, finendo per andare a votare sfiniti, e scegliendo, d’impulso, il voto “contro”. Il voto, cioè, contro questo o quello, ma non per avere questo o quello. Oggi, il cittadino comune, chiunque esso sia, svincolato dalla sua appartenenza ad una certa identità politica, ha un’occasione in più: si può aggregare all’opportunità di votare, finalmente “per”.
Per chi lo rappresenta al governo e per chi lo rappresenta all’opposizione.
L’occasione di partecipare al voto delle primarie del PD è quindi un’occasione anche per tutti coloro che si riconoscono in altri partiti, o che magari non si riconoscono in nulla, per aiutare l’Italia a cambiare attraverso la trasfigurazione di uno dei suoi partiti politici più importanti.
In poche parole, le primarie del Partito Democratico vanno pensate fuori da ogni schema precedente, come delle Primarie del Paese. Per il Paese.
In quest’occasione politica, che è una straordinaria occasione di rinnovamento culturale del modo di partecipare alla vita politica, ogni cittadino, sentendosi il potere di definire le caratteristiche di governo e/o opposizione, può dunque andare a votare alle Primarie del PD dell’8 Dicembre.
Per dare una possibilità più al cambiamento di cui egli stesso, cittadino italiano, ha bisogno.
Melissa Pignatelli
Testo: pubblicato per Officina dei Talenti di Officine Democratiche.
Fotografia: “La Il dipinto “La libertà guida il popolo”, di Eugène Delacroix ritoccato nel blog setolleratequesto.