Magazine Diario personale

Civil war

Da Big @matteoaiello

What we’ve got here is failure di communicate. Some men you just can’t reach.

Inizia così Civil War dei Guns n’Roses, traccia uno di Use Your Illusion II. Anno di grazia 1991.
E’ una frase presa da Cool Hand Luke, conosciuto in Italia come Nick Mano Fredda, prison break movie del 1967 con l’immortale Paul Newman.

Tra le varie categorie di questo blog, Uomini e Tope è la mia preferita.
E’ quella dove riesco a tirare fuori il meglio (o il peggio, dipende sempre dai punti di vista) di me.
Al suo interno potete davvero trovarci di tutto perché la tematica “eterna guerra tra maschi e femmine” è sempre stata terreno fertile e fonte inesauribile d’ispirazione per i miei monologhi blogghistici.
In più, per aumentare il carico, ci sono i racconti delle mie uscite surreali con diverse disadattate ed emarginate sociali.
Pensate che in molti mi hanno detto che una donna “seria” che è a cononscenza di The Hardboiled, mi sta a chilometri di distanza perché non se la sente di avere una spada di Damocle sulla testa e di vedersi menzionata al primo errore in uno dei miei esilaranti pezzi.
Il tema di questo post non sarà l’ennesima perla da aggiungere alla collana, anche perché la mia vita sessuale, attualmente, è inesistente (la sentimentale lo è sempre stata), ma una riflessione su un articolo che ho letto un paio di giorni fa che ha pubblicato su Facebook una mia ex collega nonché amica.
Titolo: “E’ ufficiale: l’uomo non capisce la donna. A dirlo è la scienza“.
Sorrido.
Non posso fare altrimenti.
In pratica hanno fatto un esperimento ed il risultato è che, da un punto di vista neurologico, l’uomo non capisce lo sguardo della donna che invece, al contrario, riesce perfettamente ad interpretare emozioni e pensieri di un uomo guardandolo negli occhi.
Mi basta un attimo per immaginarmi un mondo fatto di situazioni ancora più surreali delle mie uscite con le disadattate.
In una società che non fa altro che lamentarsi sulle difficoltà di comunicazione tra i sessi, mi chiedo: ma che bisogno c’è di pubblicare una cosa del genere?
Mi appaiono davanti cinque/sei donne di età compresa tra i 20 e i 45 anni di età. Sono dal parrucchiere. Alcune si stanno facendo fare lo shatush mentre le altre stanno aspettando il loro turno. Una di loro per ammazzare il tempo sta sfogliando uno di quei giornaletti inutili di gossip diretti da Sandro Meyer. Ovviamente si limita a guardare le figure: Belen e Di Martino, la Canalis che si sposa, le pomiciate da quindicenni tra la D’Amico e Buffon e il monoespressivo Marco Bocci. Quando all’improvviso esclama: “Ecco!!! Sono anni che lo dicevo!!!”.
Le altre, spaventate, le chiedono incuriosite a cosa si stesse riferendo.
Ha un sorriso compiaciuto e muove la testa avanti ed indietro gongolando, come se con la sua esclamazione avesse risolto il caso del killer dello Zodiaco. Non dice niente, limitandosi a girare il giornaletto per poter far leggere alle compagne di messa in piega il titolo.
“Oooooooh! Finalmente lo ha detto anche la scienza!”.
Ecco, l’ora seguente è un susseguirsi di racconti, più o meno romanzati e più o meno verosimili, di problemi di comprendonio tra le signore ed gli attuali, o passati, partner.
“Mio marito è proprio di coccio! Io gli dico A e lui fa B e sono vent’anni che lo sopporto!”
“Con il mio ex ci siamo lasciati proprio per questo motivo”.
“E’ vero. Anche a me è successa una cosa simile. Per lui prima c’erano gli amici, poi la Champions, il calcetto, il lavoro e infine io”.
“Ma come mai saranno tutti uguali?”.
“E’ che non vogliono far vedere le loro emozioni. Per loro è una debolezza e un uomo non deve avere debolezze”.
“Già… Loro non vedono altro che poppe (e hanno ragione!) e culi”.
Siamo arrivati a questo punto.
Il punto di non ritorno.
Eppure ci sono molte più coppie che single e di queste coppie ce ne sono tante, troppe, quelle che si lamentano e basta.
Stai insieme ad una persona da vent’anni e lui fa tutto l’opposto di quello che dici? Mandalo a cagare, no?
Come ho scritto in un precedente post, le coppie di oggi sono tristi ed uno dei motivi di questa tristezza è proprio questo. Non è un problema neurologico.
E’ un problema vocale.
La failure to communicate.
Se un uomo non capisce è perché o non vuol capire e quindi è un cretino o perché non ci si spiega o peggio ancora si da per scontato.
Stai insieme ad una persona da vent’anni e lui fa tutto l’opposto di quello che dici? Mandalo a cagare, no? Ma dato che la solitudine fa paura, tu is megl che uan.
Vorrei essere lui. Colui che già nel 2005 sosteneva che innamorarsi è diventato maledettamente difficile. Entrerebbe dentro il salone, butterebbe via con eleganza il giornaletto e farebbe capire alle signore come stanno veramente le cose. Ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Invece le cinque/sei donne usciranno dal parrucchiere con lo strabocco di girl power. Saranno talmente elettrizzate che rischieranno di entrare nel primo posto affollato per emulare il video di Wannabe ed appena torneranno a casa metteranno su l’mp3 di Quello che le donne non dicono, scordandosi di aver passato l’estate a Formentera o Ibizia a sbolognarla senza pensarci su al primo tamarro che hanno conosciuto.
Fiorella Mannoia di giorno e Cindy Lauper di notte.
Ma sono fatte così.
Sono dolcemente complicate…

Siete sempre sicure che gli uomini non siano davvero in grado di capire le donne?

Ah, dimenticavo. In tutta questa vicenda la cosa più allucinante è che l’esperimento è stato condotto da un’università tedesca. Di Bochum, per la precisione. Il che mi sorprende ancora di più perché di solito queste cazzate le fanno gli Americani. Ora io mi chiedo, ma se i fondi a disposizione fossero stati spesi per qualcosa di più costruttivo, non sarebbe stato meglio?
Che scemo che sono. Mi scordo sempre che le donne imparano più cose dal parrucchiere che su Discovery Channel.


Archiviato in:Uomini e Tope Tagged: amore, donne, girl power, hitch, misoginina, sesso

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