Civiltà ciclabile

Un dato che deve farci riflettere. In Lombardia si contano 1103 piste ciclabili contro le 132 della Puglia. La sproporzione è netta. La Lombardia conta quasi 10 milioni di abitanti e un estensione territoriale di 23.861 km², mentre la Puglia conta poco più di 4 milioni di abitanti e un estensione territoriale di 19.345 km². Questo per dire che, almeno in teoria, sarebbe molto più agevole, per una regione molto meno urbanizzata e industrializzata come la Puglia, avere in proporzione molte più piste ciclabili di quante ne ha, soprattutto rispetto alla trafficatissima e industrializzatissima Lombardia. E invece non è così. Non ci resta che sperare nel tanto vituperato Piano Paesaggistico Territoriale Regionale che dovrebbe rappresentare una svolta radicale anche in tema di mobilità.

Meglio non parlare di Fasano, dove l’intero territorio (il più esteso della provincia di Brindisi), per lo più pianeggiante,è interessato da solo due tratti ciclabili grazie all’estensione di quelli che provengono dalla Murgia dei Trulli (Castellana Grotte e Alberobello), passando per Monopoli (che a piste ciclabili non sta tanto meglio di Fasano!) e da Ostuni. Le trovate qui. Per il resto, il centro urbano, non solo il centro cittadino, ma tutta l’estensione urbana del territorio di Fasano, che attraversa frazioni e contrade intensamente antropizzate, non ha ancora la benché minima ombra di una pista ciclabile. E così accade, per chi usa regolarmente  la bici che, il pirata della strada sei tu (che vai in bici), visto che rechi fastidio a chi impazza in auto come se fosse all’autodromo di Vallelunga. Altro che piste ciclabili.

E’ tutta una questione di civiltà e di prospettive culturali e politiche. Un messaggio chiaro ce lo offre al testimonianza video prodotta da laEffe.

E poi, per chiudere, vale la pena di ascoltarsi In Bicicletta di Riccardo Cocciante.