Una bella notizia che giunge da Civitavecchia. Mi scrive, infatti, l’amico Enrico Ciancarini, Presidente della Società Storica Civitavecchiese, per informare i Montegranaresi di questa importante e bellissima iniziativa relativa al Santo Patrono di Montegranaro che festeggeremo proprio sabato 12 ottobre, dalla quale, credo, possiamo trarre ispirazione e insegnamento di come una comunità si prende cura dei propri tesori.
Luca Craia
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Sabato 12 ottobre, alle ore 18.30, la Chiesa civitavecchiese dei Cappuccini, dedicata a San Felice da Cantalice, sarà sede di un importante avvenimento storico ed artistico: la presentazione del restauro della tela settecentesca di padre Fedele da San Biagio, intitolata “Apparizione della Vergine e del Bambino a San Serafino da Montegranaro”. Il quadro è facilmente databile, nel “Bollettino d’Arte” del Ministero per i Beni Culturali (2005), la professoressa Fiorella Pansecchi scrive che il cappuccino siciliano “fu poi chiamato a Roma nel 1765 dove dipinse il quadrone di S.Serafino per darsi al papa Rezzonico ed altri due per il cardinale Ponente e Prefetto della Causa; e per quello da regalarsi al Papa se ne incise, in rame, il foglio reale. Dispersi o perduti i quadri rimane quindi l’incisione a testimoniare la cultura tardo barocca romana del pittore, espressa in maniera enfatica con grande agitazione di panni e gonfiarsi di nuvole.” Inutile dire che l’incisione, conservata in alcun musei romani, è identica al quadro custodito da secoli nella chiesa civitavecchiese, che per una serie di cause è caduto nel dimenticatoio in questi ultimi decenni. Anche Gioacchino Barbera, attento studioso del pittore siciliano, nel profilo biografico pubblicato dalla Treccani nel Dizionario Biografico degli Italiani (volume 45, 1995) afferma che “in particolare, vengono ricordati dalle fonti un S. Serafino per papa Clemente XIII Rezzonico e altri due quadri per il cardinale ponente, oggi irreperibili.”! Insomma il 12 ottobre verrà restituito al patrimonio artistico nazionale un quadro che per decenni si era creduto perduto o nella peggiore delle ipotesi distrutto. Un quadro donato dall’Ordine dei Frati Minori Cappuccini a papa Clemente XIII Rezzonico, amante della nostra città, ed ospite nel 1762 di quella chiesa cappuccina, come una recente pubblicazione di Odoardo Toti ha documentato. Il magistrale restauro, auspicato dal Provinciale dei frati cappuccini, padre Gianfranco, e dai frati della comunità locale, padre Antonio e padre Emmanuel, è stato realizzato da Davide Rigaglia, anche lui siciliano, sotto l’alta sorveglianza della Sovrintendenza ai Beni Storici di Roma, nelle persone dei funzionari Montevecchi e Tiziani, che già aveva curato i precedenti restauri delle altre tele della chiesa cappuccina. Chi ha promosso e realizzato finanziariamente il restauro, trasformandosi in tanti “Piccoli mecenati civitavecchiesi”, sono le centinaia di persone che hanno contribuito con le loro offerte al restauro, dimostrando concretamente la loro appartenenza alla comunità civitavecchiese e affermando il loro diritto/dovere a difendere e salvaguardare il patrimonio artistico e storico della nostra Città. Esempio da ripetere se vogliamo che Civitavecchia valorizzi la sua storia e realizzi la sua vocazione turistica. Altro dato da sottolineare la sinergia che si è venuta a realizzare fra la Società Storica e la Fondazione CARICIV con il presidente Cacciaglia, sempre disponibile a sostenere i nostri progetti, il Lions Club Civitavecchia Porto Traiano, presieduta dall’ingegnere De Paolis, e la Fondazione BPN per il Territorio del presidente Zanetta, che ci hanno affiancato nel perseguire questo importante recupero. Prossimamente una pubblicazione documenterà il restauro, che ha svelato numerosi ed interessanti particolari sulla tela e sul suo telaio, anch’esso significativa realizzazione dell’artigianato settecentesco, e la storia di questo “quadrone” papale che si riteneva perduto e chissà, per quali motivi, è approdato a Civitavecchia, per arricchirne il suo patrimonio artistico e storico. Vi aspettiamo sabato per festeggiare insieme San Serafino, padre Fedele e il suo Quadrone!
Enrico Ciancarini – Presidente della Società Storica Civitavecchiese