Claudia Gerini con il film Tulpa, si aggiudica la copertina di PlayBoy

Sembrerebbe che l’interpretazione ad alto tasso erotico di Claudia Gerini nel giallo Tulpa ( in uscita nella sale il 20 di Giugno)  non lasci proprio nessuno indifferente.

Dopo aver infatti assistito ad una proiezione del film, la celebre rivista PLAYBOY, ha deciso  di dedicare a Claudia lo  spazio più ambito : la copertina.  Quanto accaduto non fa che consolidare l’immagine dell’attrice romana, come una delle donne più sensuali e fascinose del nostro paese, che in questo film deve vedersela con una serie di misteriosi ed efferati delitti , che si consumano nel  mondo dei privé . Il film sta destando molto scalpore e pareri controversi a livello internazionale e l’ uscita nelle sale italiane è sempre più attesa … Sharon Stone dovrà cominciare a preoccuparsi?

Sinossi:

Ambientato a Roma, “Tulpa – Perdizioni mortali” racconta la storia di Lisa Boeri (Claudia Gerini), una ricca donna manager la cui vita è totalmente incentrata sul lavoro e la carriera. Lisa è il simbolo del successo, quella che in molti potrebbero definire una persona realizzata, ma anche in lei si celano delle ombre. La totale dedizione alla sua professione ne ha fatto una donna sola, senza alcun legame affettivo importante e per sopperire a questo vuoto affettivo la donna è un’assidua frequentatrice di un sex-club, il Tulpa, luogo gestito da un misterioso guru tibetano dove i soci possono incontrarsi e dare sfogo ai propri istinti e alle proprie fantasie erotiche. Qui, Lisa avrà degli incontri occasionali con diversi partner sessuali maschili e femminili, che in seguito saranno trovati brutalmente assassinati. Lisa non crede alle coincidenze, ma non può rivolgersi alla polizia, perchè porterebbe alla luce la sua doppia vita, fatto che rischierebbe di distruggerle la carriera. Ma Lisa è consapevole che potrebbe essere proprio lei la prossima vittima designata, così decide di indagare per scoprire da sola il mistero legato a questi efferati omicidi. Ciò che scoprirà andrà oltre ogni immaginazione…

Fonte: quattrozeroquattro