Questo è quello che mi ripeto continuamente come scusa per il fatto di essere in vacanza a Perugia da solo.
In realta' non solo non ho mai avuto una relazione con Sara Sampaio, ma lei non sa nemmeno che io esista.
Mentre penso a questo vago per la città senza una meta precisa.
Visito antichi palazzi e mostre, fotografo monumenti e quando sono stanco mi siedo in un punto dove passa la gente, guardo le ragazze perchè almeno l'occhio vuole la sua parte e cerco le somiglianze tra le persone.
Seduto in Piazza IV Novembre noto un tale che assomiglia a Filippo Timi, un'altro è identico a Robert De Niro ne "Gli Intoccabili" e lui lo sa perchè si muove come se fosse davanti a una cinepresa e fa le facce senza motivo "Sei solo chiacchiere e distintivo!"
Ecco un sosia di Claudio.
Claudio è un mio amico e ha più sosia di tutti.
In una giornata tipo vedo almeno 8, 10 sosia di Claudio, nelle vacanze o nei giorni festivi la percentuale sale del 200%, quello che gli assomiglia di più in assoluto è Luca Argentero, è uguale.
A pranzo me la cavo con un panino preso al bar, a cena, crepi l'avarizia, vado in trattoria nel centro della città.
Ormai ho il mio tavolo fisso.
Molti turisti, passando si fermano a leggere menù e prezzi esposti all'entrata e poi ripartono per altre mete.
C'è la crisi.
I camerieri ormai mi conoscono e mi hanno preso in simpatia, ci sono 2 maschi e una femmina, uno dei 2 maschi sembra Ascanio Celestini, l'altro Claudio.
Gli altri clienti sono antipatici e io essendo solo e non avendo altre distrazioni posso permettermi di fissarli e ascoltare le loro conversazioni senza vergogna.
Il tizio nel tavolo accanto al mio, a quanto pare, sarebbe in grado di gestire l'Europa senza problemi, la moglie e il figlio adolescente munito di cresta e iPad non ne sono troppo convinti.
Quando tutti gli altri clienti sono usciti dal locale mi si avvicina la cameriera.
E' molto carina, sulla ventina, bionda con la coda e gli occhi verdi.
Mi porta il conto.
"Il caffè lo offre la casa" dice sorridendomi e poi aggiunge: "..anzi te lo offro io"
La ringrazio e le dico: "Scusa se mi permetto, non è che lo faccia sempre, ma devo dirti che sei proprio molto bella!" e ricambio il sorriso.
Mentre si allontana mi rendo conto che mi sono immaginato la scena, in realtà non le ho detto niente e lei non mi ha offerto il caffè.
Tant'è..
Me ne vado con 23 euro in meno nel portafoglio e qualche moneta in più.
Passeggio mangiandomi una coppetta gelato, nocciola e fiordilatte,"Glup" penso a ogni boccone, intanto tiro le somme della giornata cercando di capire qual'è la ragazza più bella in circolazione.
Ecco la sosia di Olivia Wilde ai tempi di O.C. ed ecco l'ennesimo Claudio.
Me ne torno in albergo.
In portineria Mariangela Melato sospende la lettura de: "La Costituzione degli Ateniesi" di Aristotele, per consegnarmi la chiave della stanza.
"Camera 505" dice.
"Come mai il numero 505 se le camere sono solo 6?" le chiedo.
"Perchè 505 si legge da tutte due le parti uguale" dice lei.
"ah ecco, ho capito come ragiona!" dico io.
Saluto e salgo in camera.
La mia stanza è piccola, c'è il letto contro la parete, una scrivania e sopra una mensola c'è un vecchio televisore che quando è acceso trasmette "URGENCES" vale a dire E.R. in non so quale lingua, George Clooney è giovanissimo e ignora ancora l'esistenza di Elisabetta Canalis.
Mi faccio una doccia senza doppi fini.
Mi corico sul letto con l'accappatoio e noto, appeso al muro, un quadro a cui non avevo dato la giusta importanza, è la locandina del film: "Le 120 giornate di Sodoma", vai a sapere come ragiona la proprietaria?
Sotto la finestra della mia camera sento la voce di un uomo, un cane e un rumore fastidioso.
Li sento bene perchè la mia stanza si trova al primo piano.
Da quello che riesco a capire stando a letto, il tizio tira qualcosa, forse una bottiglia di plastica e poi incita il cane ad andarla a prendere per riportargliela.
Il cane si chiama Attila, lo so perchè il tizio lo chiama e lo incalza continuamente:
"VAI ATTILA!"
oppure:
"DAI ATTILA!"
o anche:
"PRENDILA ATTILA!"
e:
"QUI ATTILA!"
o comunque:
"ATTILAAA!"
Dopo un periodo di tempo indefinito m'innervosisco, vorrei che Attila e il tizio se ne andassero altrove.
Mi alzo dal letto, mi avvicino alla finestra, apro leggermente le persiane per dare un volto a chi mi disturba e li vedo.
Il tizio assomiglia a Claudio.
"CORRI ATTILA!"
Attila è un cane lupo, corre con una bottiglia di plastica tra i denti.
"SGNIFF, SNAFF" è quello che dice Attila quasi ininterrottamente perdendo la presa a più riprese e strusciando la bottiglia di plastica sull'asfalto.
A quanto pare il lanciatore di bottiglie col volto di Claudio non ha alcuna intenzione di smettere e anche Attila sembra in gran forma.
Forse ha intenzione di correre dietro alla maledetta bottiglia per tutta la notte.
Non sono il tipo che fa scenate, ma non ho nessuna intenzione di restarmene qui senza fare niente.
Mi guardo attorno in cerca di una soluzione.
Eccola, sta proprio lì sopra la mensola.
Valuto per meno di un secondo se sia o meno il caso di fare ciò che sto per fare e poi lo faccio.
Spalanco la finestra e lascio cadere il televisore in testa al sosia di Claudio.
CRASH!
Claudio s'accascia stringendo ancora la bottiglia in mano.
Attila gli si avvicina.
Claudio non si muove.
Attila lo lecca in faccia.
Claudio si lamenta.
Le luci delle abitazioni circostanti si accendono.
Il rumore provocato dal televisore, a contatto col cranio del Claudio cinofilo, ha svegliato i vicini che fino a pochi istanti prima erano sordi e ora cominciano a mettere le teste fuori dalle finestre.
Attila sottolinea la drammaticità del momento con un ululato agghiacciante e interminabile.
Un capannello di persone si raduna intorno al corpo del sosia inconsapevole di Claudio.
Qualcuno ha chiamato l'ambulanza o i Carabinieri, in lontananza sento le sirene.
Attila ulula vicino al suo lanciatore di bottiglie preferito.
Arriva l'ambulanza e arrivano i Carabinieri, due uomini col camice bianco e una barella scendono dall'ambulanza.
Due uomini in divisa scendono dall'auto dei Carabinieri.
Sembrano tutti e 4 Claudio.
Attila ulula a pieno regime.
Niente, stanotte non si dorme!
CLAUDIO?