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Claudio Abbado (26 giugno 1933 – 20 gennaio 2014)

Creato il 20 gennaio 2014 da Marvigar4

claudio abbado

Penso alla giornata di ieri vissuta a Bologna, la Dotta, la Grossa, la Rossa, reduce dall’indecoroso spettacolo pomeridiano dei soliti tifosi imbecilli che allo Stadio Dall’Ara insultavano la città di Napoli con cori e striscioni. La notte non ha portato consiglio, anzi, ha privato la città felsinea, l’Italia, il mondo di uno dei suoi più grandi artisti, Claudio Abbado, spentosi nella sua casa bolognese a 80 anni. Come si fa a commentare tale notizia sapendo che non avremo più la presenza di questa “bacchetta magica”, mentre, purtroppo, resteranno in vita gli imbecilli di cui sopra e i loro ignobili maestri? Che razza di paese è quello che continua a tagliare fondi alla ricerca, alla cultura, alla scuola per vedersi sfilare uno ad uno i suoi migliori cittadini, non solo per decesso ma anche per la la tristemente nota “fuga dei cervelli”? I risultati della “spoliazione” si sono visti proprio al Dall’Ara: quei mentecatti rappresentano il prodotto di uno Stato che non investe più da anni nella cultura e lascia i propri figli alla mercé di pifferai ignoranti, pericolosi, reazionari. Claudio Abbado era stato nominato nemmeno un anno fa senatore a vita, però questo non aggiungeva niente alla storia di un artista italiano che parlava da sola (aggiungiamo noi, nel deserto di una cultura nazionale sempre più ridotta al lumicino). Il Maestro milanese se n’è andato dopo una vita spesa per regalare fino all’ultimo minuto l’eccellenza dell’arte a un paese in stallo, tra la crisi economica, i teatrini della politica e un futuro negato alle giovani generazioni. Mi auguro che di fronte al feretro di Claudio Abbado i rappresentati della nostra classe politica, quelli viventi e anche, simbolicamente, i defunti, abbiano il buon gusto di vergognarsi per aver raccolto l’Italia dalle macerie della guerra producendo poi nuove macerie, le attuali…

© Marco Vignolo Gargini

http://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Abbado



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