Esattamente un anno fa, Claudio Abbado si spegneva nella sua casa di Bologna. Credo che tutti noi appassionati di musica sentiamo ancora profondamente il vuoto lasciato dalla scomparsa di questo musicista straordinario. Parlando personalmente, a me la figura di Abbado manca ancora moltissimo anche se il senso di vuoto è in parte mitigato dalla presenza di un lascito discografico ricco e importante in tutti i suoi aspetti e dal ricordo di tante serate in cui ebbi la fortuna di ascoltarlo dal vivo. Come italiano residente all’ estero, mi ha comunque fatto molto piacere leggere delle tante iniziative che in Italia il mondo musicale ha organizzato per onorare la memoria del Maestro in questi giorni. Io non voglio spendere molte parole in questa occasione, so bene che lui non lo avrebbe gradito. Del resto, la grandezza assoluta della sua arte direttoriale è già stata analizzata in più occasioni. Come mio personale contributo celebrativo, mi limito a proporre ai miei lettori alcuni documenti video. Si tratta di tre esecuzioni che ebbi la grande fortuna di ascoltare dal vivo personalmente e che costituiscono altrettanti momenti significativi dell’ arte direttoriale di un musicista che mi ha accompagnato per tutta la mia vita di ascoltatore, tramite l’ ascolto dei suoi dischi e di decine di interpretazioni memorabili da me udite a Milano, Venezia, Ferrara, Bologna, Londra, Parigi, Vienna, Salisburgo, Berlino e Baden Baden.
Il primo video che ho scelto è quello di Eine Faust Ouvertüre di Wagner, da un concerto con la Filarmonica della Scala tenutosi il 21 aprile 1983.
Il secondo è una stupenda testimonianza del lavoro svolto da Abbado con le orchestre giovanili, che ha costituito uno degli aspetti più rilevanti della sua attività di musicista ed educatore. Si tratta di un concerto con la European Community Youth Orchestra registrato il 23 agosto 1985 al Musikverein di Vienna. In programma, la Seconda Sinfonia di Gustav Mahler. Soliste sono Karita Mattila e Jessye Norman, nel Finale canta il Wiener Jeunesse Chor.
La Sinfonia N° 2 di Mahler è stata senza dubbio una delle interpretazioni più significative di Abbado, che la diresse nel suo debutto al Salzburger Festspiele, il 14 agosto 1965 e la scelse anche per uno dei suoi concerti di esordio come Musikdirektor della Lucerne Festival Orchestra nell’ agosto del 2003.
Il terzo documento ci mostra Claudio Abbado sul podio dei Berliner Philharmoniker, dai cui componenti era stato personalmente scelto come successore di Herbert von Karajan nella carica di Chefdirigent, l’ 8 novembre 1989. Da uno dei Sylvesterkonzerte, eseguito alla Schauspielhaus Berlin il 31 dicembre 1991, il Maestro dirige la Fantasia Corale op. 80 di Beethoven, con l’ allora giovanissimo Evgeny Kissin come solista e il RIAS Kammerchor guidato da Marcus Creed.
La lezione di Claudio Abbado, a un anno esatto dalla sua morte, rimane più viva e attuale che mai e questi video ne sono una testimonianza eloquente.
Ci manchi, Claudio!