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Claudio Passiu

Creato il 16 dicembre 2015 da Destinazione Libri @destinazionelib

claudio 2Oggi vi facciamo conoscere un altro autore. Siamo state noi a contattarlo, avevo visto la copertina del suo libro e mi era piaciuta tantissimo.

Ci siamo incontrati di persona, abita anche lui a Milano ed è un autore davvero dinamico, simpatico, un autore che a piccoli passi si farà strada raccontando le sue storie.

Claudio si è voluto raccontare in questa chiacchierata forse un po’ diversa dalle altre…

Leggetelo e conoscetelo, sono sicura vi piacerà..

Ciao Claudio , prima di tutto grazie per essere  nelle pagine di Destinazione Libri,  rompiamo il ghiaccio, raccontaci qualche cosa di te

Quantilibri hai pubblicato?

Cinquantamillimetri è il mio romanzo d’esordio. In realtà tanto anni fa iniziai a scrivere un altro libro, ma non l’ho mai finito, e, soprattutto, è da buttare…ahahah!

E ma qui vuoi boicottare la prima domanda… guarda che abbiamo l’occhio lungo noi… raccontaci qualche cosa di te, chi sei e cosa fai, quali sono le tue passioni…

Ci ho provato…ahahah! E’ che non voglio “fregarmi” il materiale per il terzo libro! Scherzi a parte, che dire…ho unsangue sardo che è nato in mezzo alla nebbia; ho sempre sentito dentro di me una certa sensazione di non sentirmi nel posto giusto, sempre! Forse questo mi ha portato ad avere la necessità di esprimermi. Chissà, mi piace pensare che il mio malessere arrivi da questo. Malessere? sì…perchè io mi esprimo solo per “spurgare” questa sensazione: l’ho fatto con la fotografia, la musica, ho provato a dipingere e ho sempre scritto…poesie, piccoli racconti, canzoni…poi è arrivato per fortuna Cinquantamillimetri, il mio figlio più caro!

cinquantamillimetri
Di cosa parla il tuo libro?

Cinquantamillimetri racconta la storia di Pier Paolo; un fotografo in crisi con il suo lavoro e il suo matrimonio. Nella sua strada incontra tanta falsità, ma anche tanto amore che quasi mai riesce ad apprezzare davvero fino in fondo. Il personaggio, sempre immerso nel suo torpore, si risveglia solo nel momento in cui perde praticamente tutto: così intraprende un lungo viaggio che lo porta a riscoprire l’amicizia e anche l’amore stesso, ma di fatto non risolve la sua vera esistenza, anzi, forse perde la cosa più importante!

Qual è la fase più difficile  per te nella stesura di un libro?

Per quanto mi riguarda è la parte finale: correzione e rilettura della bozza. Sinceramente cerco di non rileggere troppe volte, rischierei di rovinare la naturalezza di quanto scritto. L’editing non è sicuramente un lavoro che mi si addice.

La fotografia è una passione importante per te eppure in certi momenti quasi insopportabile, perchè?

Il fatto è che la fotografia non l’ho mai vissuta come passione, o meglio, non riesco a viverla come tale. E’ stata un lavoro e non accetto di vederla in maniera diversa. Per diversi anni è stata importantissima per me, ma nel momento in cui ho sentito di non riuscire ad affermarmi ho iniziato ad odiarla, come si odia un lavoro ostile. Era diventata solo insofferenza.

 

claudio 1
In alcuni momenti il protagonista ha dato il peggio di se, quale caratteristica più ti rappresenta in lui?

Sono sicuro ti riferisci al suo rapporto con le donne…ahahah! Pier Paolo credo che mi assomigli un po’ in generale per la sua mancanza di caparbietà più che altro. Ha volontà ed entusiasmo, ma spesso si abbatte un po’ troppo facilmente nel suo lavoro, dove invece servirebbe più coraggio. Questo è il nostro peggio.

Scusa se rido, ma mi viene in mente la conversazione che abbiamo avuto quando ho finito di leggere il libro, lo ammetto! In certi momenti sarei voluta entrare nel libro e prenderlo a sberle. Non mi riferisco solo al suo rapporto con le donne, ma per questa sua costante aria da vittima che ha avuto nella storia. Forse se avesse rivisto il suo modo di affrontare le cose si sarebbe accorto che le cose non erano così drammatiche. Poi scusa, ma davvero era innamorato all’inizio?

Sicuramente…sono daccordo. Ma ognuno può sentire per questo Pier in modo diverso. E’ un anti-eroe, a me fà un pò tenerezza ad esempio, è debole; e anche quando sembra che ha la sua rivincita sbaglia fino alla fine e non trova ciò che vuole: la pace!

Il libro parte già dall’epilogo del suo matrimonio con Anna, sicuramente non c’è più amore, solo stanca abitudine direi.

Altra tua grandissima passione è la musica e la tua conoscenza musicale traspare anche nelle pagine di Cinquantamillimetri, il tuo libro, le due cose trovano lo stesso spazio nella tua vita?

La musica mi accompagna da quando sono ragazzo, e tutt’ora suono regolarmente. Le mie giornate sono scandite a suon di rock e jazz. Credo sia una delle cose più importanti che ho: mi da forza e accarezza la mia solitudine. Non posso assolutamente farne a meno.

claudio 2
Scrivere per se stessi o per gli altri?

Diversi editori mi lincerebbero per questa frase, ma io scrivo esclusivamente per me. Cinquantamillimetri è nato come un bisogno…così, spontaneo. E’ sempre stato così per me…nelle canzoni, nella poesia…ho sempre scritto per me. Poi certo, la condivisione è essenziale, senza gli altri siamo nulla. 

Forse la chiave per arrivare è proprio questa… scrivere per se stessi..

 …non trovo altri motivi, è una necessità la mia come dicevo all’inizio.

Il tuo libro dove possiamo trovarlo?

E’ acquistabile on-line su Mondadori Store, Feltrinelli (anche Ebook), Ibs etc. E’ inoltre presente in diverse librerie di Milano, Monza, Torino, Genova, Cagliari etc. Sulla pagina Facebook di Cinquantamillimetri trovate il dettaglio.

Che lettore  sei tu invece?

Leggo quasi tutti i giorni. Io amo i classici.I russi poi mi fanno impazzire. Ultimamente però le mie letture sono indirizzate molto sulla psicologia.


cinquantamillimetri
Libro scritto, parti riviste, poi la penna mette l’ultimo punto, che sensazione provi?

Quando ho finito Cinquantamillimetri mi sono commosso. Era un anno fa, un freddo giorno di dicembre. Ho fatto una lunghissima camminata a piedi uscito dalla biblioteca dove l’ho scritto per la maggior parte e l’ho detto subito alle persone più care.

Il tuo rapporto con i social…

Li utilizzo regolarmente tutti i giorni, ormai fanno parte del nostro relazionarci, ma non bisogna assolutamente abusarne…

I tuoi prossimi impegni?

Sto scrivendo il secondo libro. In realtà non manca molto a finire la bozza. Sono abbastanza contento di come sta uscendo.

Lo sai che lo aspettiamo!

Grazie, sono orgoglioso del lavoro che sto facendo. Sarà molto psicologico; parteciperà anche uno vero psicologo a scrivere alcune parti. Spero vi piacerà!

Che rapporto hai con i lettori?

I miei lettori? Con mamma e papà spesso litigo, anche con gli amici…ahahah!

Secondo me manca qualcuno, anche Destinazione Libri lo ha letto!

Sì, sì, è vero. Vi ringrazio e ne sono molto felice! Poi, scherzi a parte, con il tempo sono sicuro che Cinquatamillimetri avrà numerosi lettori!

 Hai partecipato a qualche concorso? se si a quali?

Cinquantamillimetri ha partecipato al II° Premio Nazionale di Letteratura, ed ora al Premio Cimitile. Premio Strega? Magari…un sogno!

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Claudio, quanto sono importanti per gli autori i blog letterari? 

Direi molto. Danno visibilità in maniera veloce, pratica e soprattutto si può creare subito un confronto. Mi piacciono!

Hai mai scritto in self publishing?

No, sinceramente non mi interessa, credo sia essenziale avere un editore.

Quanto è difficile far conoscere i propri libri?

Se non vinci un premio moltissimo…il tuo libro sembra la goccia nel mare! Ma, come in tutte le cose, con pazienza e costanza si può far sentire la propria voce.

La domanda che non ti abbiamo fatto e che ti aspettavi?

 Sicuramente mi aspettavo la domanda se il libro era una biografia. Cinquantamillimetri non lo è assolutamente. Di sicuro ci sono spunti tratti dalla mia esperienza personale, ma che nel libro hanno preso la loro strada e forma per arrivare al significato che ho voluto dare a quanto scritto. Ci tengo però a sottolineare una cosa. Il messaggio centrale e portante è vero. Grande problema, grande opportunità. Questo concetto l’ho incontrato grazie ad un libro buddista che mi ha regalato  la mia prima fidanzata dopo averla incontrata a distanza di tredici anni. Aver conosciuto il buddismo mi ha aperto molto la mente, mi ha aiutato e dato tanto.

Qui un po’ sbagli perchè in realtà questa domanda te l’abbiamo fatta ma in maniera sottile… visto che nemmeno tu te ne sei accorto

Sì, sì, lo so che sopra avete provato a capire quanto assomiglio al vostro “amato” Pier…ahahah!  

cinquantamillimetri
Cosa ti piacerebbe rimanga al lettore di questo libro?

Spero con tutto il cuore possa rimane in chi legge il coraggio e la voglia di cambiare. Poi magari, come Pier, non si rivolvono le cose, ma quella sfida di affrontare qualcosa di nuovo può regalarci una grande esperienza, grandi emozioni. Vorrei che al lettore rimanga l’idea di non aver mai paura, perché proprio dietro al momento più buio c’è la luce più brillante!

Ultimissima domanda Claudio…  la foto più bella che hai scattato e la canzone più bella che hai suonato?

Vorrei poterti dire la prima foto pubblicata sul Corriere della Sera, ma raffigurava un politico, per cui…però quella mattina quando mi chiamarono dall’agenzia non posso negare le mie lacrime! La più bella invece credo di averla fatta in India: due bambini che corrono verso di me con il sole che gli tramonta alle spalle, o almeno, è uno scatto a cui sono legato.

Canzone più bella…uhmn, ovviamente per me…una che ho scritto io, “Far”, una canzone d’amore…un amore finito…quando l’ho suonata in un concerto davanti alla persona a cui era riferita…

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Ti ringraziamo Claudio  per essere stato  con noi, per aver voluto raccontarci di te prestissimo tornerai in queste pagine per parlare del tuo libro.

Ringrazio voi di cuore per avermi permesso di presentare il mio romanzo. A presto.

Che ne pensate cari lettori?

Intanto vi anticipiamo che prestissimo ci sarà la recensione del suo libro.

Buona lettura

Alessandra



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