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Clima, allarme Onu: “Resta poco tempo per contenere l’aumento della temperatura e a ridurre le emissioni”

Creato il 02 novembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

“L’atmosfera e gli oceani si sono riscaldati, la quantità di neve e di ghiaccio sono diminuiti, il livello del mare è cresciuto e la concentrazione di gas serra ha raggiunto un massimo senza precedente da 800mila anni”. A suonare il campanello d’allarme è l’Ipcc, il gruppo intergovernativo di esperti sul clima dell’Onu, in un rapporto diffuso oggi, sottolineando che “resta poco tempo per riuscire a mantenere l’aumento della temperatura entro i due gradi centigradi” e pertanto “serve a livello mondiale ridurre le emissioni dal 40% al 70% tra il 2010 e il 2050″ e “scendere a zero entro 2100″.

(theguardian.com)

(theguardian.com)

L’incidenza dell’uomo sul sistema climatico “è chiara e in aumento”. “Se non controlleremo queste incidenze – sottolinea l’Ipcc nel rapporto -, i cambiamenti climatici aumenteranno il rischio di conseguenze gravi, generalizzate e irreversibili per gli esseri umani e gli ecosistemi”. Tuttavia, rileva il presidente dell’Ipcc, Rajendra Kumar Pachauri, “abbiamo i mezzi per limitare i cambiamenti climatici” ed “esistono numerose soluzioni. Abbiamo bisogno soltanto di volontà”. Per il copresidente dell’Ipcc, Youba Sokona, “è possibile, a livello tecnico passare a un’economia a basso livello di carbone. Ma quello che manca sono politiche e istituzioni appropriate per arrivarci. Più aspetteremo per prendere delle disposizioni, più l’adattamento ai cambiamenti climatici e l’attenuazione di questi effetti costeranno caro”.

“Il rapporto dell’Ipcc sul gas serra è una chiamata alla responsabilità per il mondo – ha commentato su Twitter il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti -. L’Europa guida verso Lima e Parigi 2015 ma ora serve presa di coscienza globale.

“Ora tocca ai governi: devono usare questo ampio mandato, reperire e usare in modo corretto ed efficace i miliardi necessari per questa fase di transizione, e mettersi d’accordo sulla via da seguire per un accordo globale sul clima – sottolinea in una nota Mariagrazia Midulla, la responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia -. Tra un mese, a Lima, si riunisce la Conferenza delle Parti Onu sul Clima: vogliamo che si esca dai riti e dai tatticismi e si cambi davvero passo. Ne va della stessa credibilità dei leader del mondo”. Il rapporto dell’Ipcc, sottolinea Midulla, “ci dice che noi siamo la causa e che la nostra dipendenza dai combustibili fossili è di gran lunga la principale fonte di inquinamento che sta cambiando il nostro clima”.

Il commento del segretario dell’Onu, Ban Ki-moon. “L’azione contro il cambiamento climatico può contribuire alla prosperità economica, ad un migliore stato di salute e a città più vivibili”: lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, dopo la pubblicazione a Copenaghen del nuovo rapporto Ippc sui cambiamenti climatici. “Questa è la valutazione più completa del cambiamento climatico mai fatta. Dobbiamo agire ora per ridurre le emissioni di CO2 ed evitare un peggioramento del clima, che si riscalda a una velocità senza precedenti”, ha aggiunto.

“Quelli che decidono di ignorare o di contestare i dati chiaramente esposti in questo rapporto, mettono in pericolo noi, i nostri figli e i nostri nipoti”: questo il commento del segretario di Stato Usa, John Kerry, dopo la pubblicazione del rapporto Ipcc sul clima. “Più restiamo bloccati sui questioni ideologiche e politiche più i costi dell’inazione aumentano”, aggiunge.

Le emissioni mondiali di gas serra devono essere ridotte dal 40 al 70% tra il 2010 e il 2050 e sparire dal 2100, ha spiegato il Gruppo intergovernativo di esperti sul clima (Ipcc) nella più completa valutazione del cambiamento climatico dal 2007 ad oggi. La temperatura media della superficie della Terra e degli Oceani, invece, ha acquistato 0,85°C tra il 1880 e il 2012.


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