Il 2 dicembre a Cleveland il tempo dovrebbe essere piuttosto freddo visto il periodo dell’anno e le condizioni meteo dell’Ohio. Quest’anno però il Giuliacci degli Stati Uniti verrà smentito perchè il ritorno di LeBron James da avversario con i Miami Heat alla Quicken Loans Arena (che è stato per sette stagioni il suo campo di gioco) porterà con sè una temperatura altissima e un clima torrido, dentro e fuori il palazzetto, tanto che l’NBA e la dirigenza dei Cavs si stanno organizzando con la sicurezza e la polizia affinchè non ci siano problemi durante la partita: misure indispensabili perchè i tifosi non hanno mai nascosto il loro odio per come LeBron James se ne sia andato la scorsa estate, e hanno più volte ribadito di non vedere l’ora che arrivi questo 2 dicembre per urlargli in faccia il loro disprezzo.
Da quando si è insediato David Stern a capo della Lega la sua prima preoccupazione è stata quella di vendere al meglio il suo prodotto facendola diventare il top a livello mondiale, la seconda, invece, è stata quella di eliminare la violenza e qualsiasi atto violento all’interno del campo e sugli spalti, soprattutto dopo la rissa del Palace of Auburn Hills, che ha portato nel baratro attuale gli Indiana Pacers e messo un’etichetta clamorosa su Ron Artest, principale protagonista di quella serata triste. Ecco che allora, visto che la partita verrà trasmessa in diretta nazionale, si sta facendo di tutto perchè il clima possa essere palesemente anti-James e anti-Heat, ma sempre nel rispetto della persona.
Saranno quindi vietati simboli anti LeBron James, come t-shirt e striscioni offensivi, come detto da Tad Carper, uno dei responsabili della comunicazione dei Cavaliers:
“Noi non vogliamo creare uno Stato di polizia. Vogliamo che come sempre i nostri tifosi siano carichi, facciano tanto rumore e sostengano la squadra. Vogliamo che la gente si diverta e si esprima, ma non che superi i confini della decenza. Non saremo per nulla tolleranti con chi oltrepasserà quei confini.”
Di sicuro i Miami Heat non ci arrivano nella situazione che speravano, il loro gioco infatti stenta a decollare e il momento è piuttosto difficile anche come record generale, molto al di sotto delle attese. Questo non farà altro che alimentare il fuoco che sta crescendo dentro i tifosi dei Cavs, che sono pronti a spegnere l’Heat di Miami e ad accendere quello contro James, che loro reputano un traditore.