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Clippers, di nuovo barzelletta?

Creato il 08 agosto 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

clippers2Quando si parla dei Los Angeles Clippers viene sempre un po’ da ridere perchè oltre ad avere una sfortuna enorme che coincide spesso con infortuni dei suoi giocatori chiave, proprietario, General Manager e allenatori un po’ se la vanno a cercare con scelte di mercato (e al draft) piuttosto sciagurate e gestione tecnica dei giocatori alcune volte discutibile. Eppure non è così distante il 2005/06 quando i Clippers arrivano fino alla semifinale di Conference perdendo contro i Phoenix Suns, trascinati da un grandissimo Elton Brand, da un finalmente convincente Maggette e da un redivivio Sam Cassel! In quella stagione si era addirittura arrivati a parlare di una nuova squadra regina a Los Angeles, visto che i Lakers arrancavano nella loro ricostruzione post Shaq O’Neal, ma l’illusione durò ben poco perchè già dall’anno successivo i Clips fallirono l’accesso ai playoff, iniziando un nuovo processo di disgregazione.
Ogni nuova stagione molti degli esperti pensano e sostengono che possa essere quella della nuova rinascita della seconda squadra di Hollywood, perchè il roster è comunque di livello e arrivare ai playoff non dovrebbe essere un’impresa impossibile, seppur nell’infernale Western Conference, e invece i risultati sono modesti, anzi, fallimentari. E anche questa stagione, quindi, questi discorsi si ripeteranno. Fare peggio dell’anno scorso sembra comunque molto difficile visto l’infortunio della prima scelta assoluta al draft 2009, Blake Griffin costretto a saltare tutte le 82 partite di stagione regolare, visto il pessimo record (29-53), visto il cambio in panchina (via Dunleavy dentro Hughes) e il cambio del GM (via ancora Dunleavy e dentro Elgin Baylor).

Come nuovo head coach è stato chiamato Vinny Del Negro reduce da due stagioni contradditorie ai Bulls nelle quali ha raggiunto i playoff ma non è mai stato considerato veramente da stampa, dirigenza e forse anche giocatori; potrebbe essere una scommessa perchè il suo gioco non ha convinto molto e la sua personalità potrebbe fare un po’ a botte con quella del suo playmaker titolare: Baron Davis…o meglio, quello che resta del Barone! Perchè le sue ultime due stagioni sono state le peggiori della carriera da quando era rookie e fisicamente non sembra essere proprio al 100%. A guardargli le spalle è arrivato dal mercato Randy Foye alla terza squadra in cinque anni di NBA, che vuole dimostrarsi all’altezza della settima scelta assoluta con la quale è stato scelto al draft.

blake-griffin
Il reparto lunghi è senz’altro quello meglio fornito: Griffin è chiamato alla sua prima stagione nella Lega e dovrà dimostrare di aver recuperato perfettamente la forma e l’esplosività pre infortunio, oltre che abituarsi ai ritmi stressanti della NBA; per aiutarlo ci sarà Kaman, che titolare di un contratto piuttosto pesante per altre due stagioni, dovrebbe restare ai Clippers come leader insieme a Davis. Molto interessanti anche le due riserve: Gomes è stato scaricato dai TWolves ma ha mostrato miglioramenti enormi nell’ultimo periodo, lotta, tira e in difesa non sfigura, mentre grandi cose ci si attende da DeAndre Jordan, scherzo della natura fisicamente ma anche dotato tecnicamente, che la passata stagione ha chiuso con 5 punti e 5 rimbalzi in 16 minuti di utilizzo, e che quest’anno dovrà cercare di raddoppiare tutte tre le voci statistiche.

Infine il vero problema attuale è lo spot di ala piccola e di guardia: Eric Gordon e Rasual Butler non possono bastare, così come il rookie Al-Farouq Aminu; persi sia Thornton (ceduto l’anno scorso a Washington) sia Outlaw (andato ai Nets da free agent), la dirigenza dovrà muoversi per cercare di mettere sotto contratto qualcuno che possa giocare anche minuti importanti, per questo nelle settimane scorse era circolato il nome anche di Tracy McGrady, che dopo il workout, però, è stato tagliato fuori. Non rimangono molti nomi ancora disponibili sul mercato ma lo spazio salariale c’è, anche se come si sa, il proprietario Sterling è uno che ci tiene a rimanere sotto la luxury tax.

Dopo i Warriors, i Clippers sono senza dubbio la franchigia più strana della NBA, quindi non è facile fare un pronostico sulla loro stagione; i tifosi sembrano non nutrire troppe speranze, ma se il Barone tornasse ad avere voglia e Griffin esplodesse per davvero, allora l’ottavo posto a Ovest non dovrebbe essere un miraggio.


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