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Clippers: tanta esperienza partendo dalla panchina!

Creato il 06 settembre 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Dopo l’ottima scorsa annata, chiusa al secondo turno dei playoff sconfitti in quattro gare per mano dei San Antonio Spurs, l’altra squadra di Los Angeles ha messo le basi per una stagione vincente.
Se già nella passata estate la dirigenza californiana aveva regalato a Blake Griffin un signor play come Chris Paul e gente molto esperta con qualche anello nel curriculum come Chauncey Billups e Caron Butler, quest’estate il GM Neil Olshey non solo ha confermato quest’ultimi, ma ha aggiunto altre armi come Jamal Crawford, ottima guardia con tanti punti nelle mani, Willie Green, Ronny Turiaf e Ryan Hollins.
Ma forse il punto negativo dei Clippers che nella passata stagione si è notato di più è stato senz’altro il mancato apporto della panchina, fulcro fondamentale soprattutto nelle partite che contano, e nella post season contano tutte!
A questo punto si è deciso di puntare su due giocatori molto esperti capaci di accettare anche il ruolo di panchinari di lusso. Il primo è un gradito ritorno, ossia quel Lamar Odom già per quattro stagioni ai Clips prima di vincere due anelli con i cugini dei Lakers; il secondo è il super veterano, ormai prossimo ai quarant’anni, Grant Hill.
I due hanno sposato il progetto Clippers con prospettive diverse: Odom cerca il rilancio, dopo essere stato scaricato dai Lakers la scorsa stagione approdando a Dallas come il giocatore vincente in grado di trascinare i Mavs al “repeat“, obiettivo decisamente mancato con una stagione da dimenticare con Lamarvelous che finiva addirittura fuori rosa per via del suo insufficiente rendimento; Grant Hill invece dopo diciassette stagioni Nba distribuite con le maglie di Detroit, Orlando e Phoenix, non ha nessuna intenzione di ritirarsi, soprattutto perché non ha mai vinto un anello cosa che coronerebbe una, già così, grandissima carriera, purtroppo condizionata da due caviglie non all’altezza del suo immenso talento.
Molto soddisfatto dei nuovi arrivi è senz’altro l’uomo simbolo di questa franchigia, Blake Griffin, in ripresa dopo l’infortunio al ginocchio che lo ha costretto a saltare le Olimpiadi di Londra:

Los Angeles è il posto ideale per giocare a basket, per questo molti giocatori scelgono di trasferirsi ai Clippers. Il fatto che molti giocatori che sono quasi alla fine della loro carriera, come Grant Hill, abbiano scelto di venire a Los Angeles dice molto sulla nostra squadra e sul percorso che abbiamo intrapreso. È bellissimo sentirsi parte di questo progetto e la sensazione è che sia cominciato un nuovo capitolo”.

La sensazione è che questi Clippers siano pronti per competere ad Ovest con la concreta possibilità di superare il numero di vittorie della passata stagione e di poter dire la loro ai playoff, dove con un po’ di esperienza possono recitare senza’altro il ruolo di outsider.


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