Cocktail e tè. Come abbiamo più volte detto sono un connubio davvero interessante e sempre più ricercato nei migliori bar del mondo. Ne ho avuto conferma durante l’evento della Maison ST-Germain che mi ha permesso di incontrare 40 bar ladies da tutta Italia. Un’esperienza davvero unica!
Continuerò però a sperimentare perché la questione è sicuramente intrigante…
Ecco la postazione della mia squadra e i nomi dei nostri cocktail dedicati a Edith Piaf:
Ho accennato al liquore St. Germain… ne avete mai sentito parlare? Io sinceramente no prima di questo incontro ma dai social avevo visto che era molto diffuso negli Stati Uniti, in particolar modo a New York, patria dei cocktail bar e di tantissime nuove tendenze, così ho voluto approfondire e ho scoperto delle cose davvero interessanti…
Il St. Germain è un alcolico realizzato con fiori di sambuco raccolti a mano in tarda primavera (il loro momento di massima maturazione) sulle Alpi francesi. I fiori vengono poi fatti macerare con zucchero di canna (quantità bilanciata per esaltare e non coprire l’aroma naturale dei fiori) e distillati realizzando un liquore che il New York Times ha definito uno dei più interessanti ingredienti per cocktail degli ultimi decenni.
Sarà che ero già innamorata da tempo del succo di fiori di sambuco, ma questo liquore mi è piaciuto subito, dal primo sorso.
A rendere più preziosa la bottiglia due elementi non da poco: l’anno di raccolta dei fiori e l’etichetta con il numero di produzione.
Il segreto del successo di questo liquore è il fatto che è molto versatile. L’aroma ha una base fruttata ma con intense note floreali. Al palato ricorda i frutti tropicali, la pera e il pompelmo.
Vediamo se riesco a creare una nuova ricetta a base di St. Germain e tè… medito, medito e intanto buon tè tealovers!