CO.CO.WORK
24/25 novembre @Valle Occupato
Il 24 e 25 novembre 2012 partecipiamo, discutiamo, progettiamo insieme l’incontro/laboratorio/workshop su: autorganizzazione del lavoro indipendente | Cooperazione | Mutualismo |Condivisione di saperi | Diritti e tutele di lavorat* autonomi, freelance, precari, intermittenti, atipici, partite Iva e microaziende.
1) Il programma: il discorso su coworking e nuove forme e organizzazioni del lavoro e delle tutele per i freelance si lega alle riflessioni che si stanno sviluppando sul sistema economico e sul modello di impresa da realizzare per superare la crisi:
http://www.ilquintostato.org/co-co-work-teatro-valle-occupato-24-25-novembre-2012/
Una sola, grande unione! – inneggiavano gli I.W.W., storica esperienza del sindacalismo rivoluzionario statunitense. Partiamo da qui. Dal riconoscere una condizione comune tra lavoratori autonomi, artisti e artigiani, precari, intermittenti, piccoli imprenditori della produzione indipendente, creativa e cognitiva. Ed invitare tutte/i coloro che si riconoscono nella condizione del Quinto Stato a una due giorni di racconto e di scambio sui temi del coworking, del mutualismo e delle coalizioni sociali. Nel punto più acuto della crisi, al culmine di una serie di riforme del lavoro e della previdenza che hanno sancito l’esclusione dall’esercizio della cittadinanza di almeno 5 milioni di persone, insieme vorremmo aprire momenti di condivisione per mettere in comunicazione pratiche diverse e federare lotte attive e non corporative. Intendiamo il coworking non come semplice condivisione di spazi fisici, ma come pratiche di relazione. Stiamo costruendo la due giorni come cantiere aperto di idee e di confronto sull’agire concreto, laboratorio e indagine su strumenti operativi. Un primo incontro per condividere informazioni e prospettive produttive sull’autotutela socio-sanitaria, economica, formativa e civile con chi ha già intrapreso questo percorso e con tutti coloro che la ritengono una concreta prospettiva per creare e rivendicare reddito come riconoscimento anche monetario della produttività diffusa del sociale. Un momento di immaginazione collettiva per creare/connettere spazi e reti generati dalla cooperazione tra lavorat*, dalla solidarietà attiva tra cittadin*, dall’autogoverno dei beni comuni. Arriva l’autunno: mentre la crisi si fa acuta e diviene recessione, le misure estreme dei governi neoliberisti, da Monti al resto d’Europa, attaccano la cultura, l’istruzione, la sanità. Desideriamo costruire un progetto di insubordinazione e di alternativa per precari/e flessibili e cittadini indebitati attraverso strategie costituenti capaci di contrastare le politiche di austerità. Per uscire dalle solitudini individuali e affermare che il nostro contributo è fatto di lavoro, di vita, di intelligenze e lo vogliamo mettere al centro di un nuovo modello sociale ed economico per tutti. fonte:http://furiacervelli.blogspot.it