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Cocteau Twins - Il sinistro canto degli angeli

Creato il 11 dicembre 2011 da Lesto82

LO SPELEOLOGO

di NICOLAS ICARDI

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Sono ben poche le bands degli anni '80 che hanno saputo definire nuovi territori musicali, gettando le basi per travalicare nell'ambient, nell'elettronica, nella psichedelia e nella tanto bistrattata new-wave che tante "perle nascoste" ci ha regalato. Una di queste fu la band dei Cocteau Twins che ha avuto un importante peso sull'immaginario collettivo del nuovo rock che si è andato a delineare fino ai giorni nostri. Il gruppo si forma quando il chitarrista Robin Guthrie e l'amico bassista Will Heggie incontrano casualmente Elizabeth Frazer in un club della loro città, Grangemouth, in Scozia. Pur senza alcuna precedente esperienza canora, la Frazer sviluppa in breve tempo un suo etereo e originalissimo stile vocale. Un demo-tape con le prime creazioni del trio, battezzatosi Cocteau Twins, viene inviato nel 1982 alla 4AD, che non esita a mettere il gruppo sottocontratto. Il loro primo album "Garlands"(1982), viene accolto con freddezza dalla critica ma il disco staziona per mesi ai primi posti delle classifiche indipendenti. Esibizioni al seguito di Birthday Party e Modern English, insieme alla pubblicazione di una nutrita serie di singoli e EP, tra cui gli ottimi "Lullabies"(1982) e "Peppermint Pig"(1983), consolidano la reputazione del gruppo. Nella Primavera del 1983, durante un tour europeo con gli OMD, Heggie abbandona il gruppo. Il successivo album quindi "Head Over Hells"(1983) è opera dei soli Guthrie e Frazer, fra i quali si è intanto creato un solido legame sentimentale. Il sound rarefatto e estetizzante, composto da fluide progressioni di accordi e dalla voce soprano di Liz, che frammenta in modo astratto testi liberi da regole grammaticali, si rivela ancora una volta vincente: il disco arriva in alto nelle classifiche nazionali. Nel 1984 si unisce al gruppo Simon Raymonde in veste di bassista/batterista. Intanto Guthrie e la Frazer acquistano uno studio di registrazione, che permette loro di lavorare con calma al successivo "Treasure"(1984). Perfezione formale, contenuti strabordanti ed un clima irripetibile fanno di "Treasure" uno degli album più importanti della storia del rock. Il disco consacra i Cocteau Twins come uno dei gruppi che meglio rappresenta la "dark wave" anni '80, il loro genere viene poi ribattezzato come "dream pop". Dopo che Guthrie si dedica a produrre alcuni album di altri artisti, il gruppo da alle stampe "Victorialand"(1986), album quasi interamente acustico, è proiettato verso un "dream pop" impalpabile e aereo, in una commistione di freddezza e magia che rievoca scenari da fiaba lisergica e inquietante allo stesso tempo. L'album "The Moon and the Melodies"(1986) documenta, senza discostarsi molto dalle atmosfere tipiche del gruppo, l'incontro con il musicista americano Harold Budd. Dopo un anno di silenzio discografico esce "Blue Bell Knoll"(1988) apoteosi e declino, lavoro che è il vertice della ricerca musicale del gruppo, ma che al tempo stesso dà lucido segno del principio di esaurimento della vena creativa. Il canto del cigno del gruppo è il successivo "Heaven or Las Vegas"(1990). E' l'ultima prova genuina di Fraser, Guthrie e Raymonde, l' ultimo lavoro dove ancora possiamo rivedere i sognanti fasti dei capolavori precedenti: "Four Calendar Cafe"(1993) e "Milk and Kisses"(1996), ad esso seguenti non avranno più niente da dire. La band nel 1997 decide di sciogliersi. Elizabeth Fraser incominciò quindi a collaborare con vari artisti (tra cui Massive Attack e Peter Gabriel) e a comporre brani per alcuni film, invece Guthrie e Raymonde inizieranno le loro rispettive carriere soliste. Nel 2005 i Cocteau Twins si riuniscono per un solo concerto, che non porterà nè un tour nè un nuovo disco.

Dalla loro discografia vi propongo 3 tracce:
“SUGAR HICCUP” da "Head Over Hells"(1983), traccia dolce e frizzante, destinata a diventare uno dei loro motivi più celebri.


“IVO” da "Treasure"(1984) è uno dei brani più incisivi del disco. Elizabeth Fraser ci delizia col suo canto slanciato e ipnotico, ma ciò che ammalia è l’onda sonora che ci avvolge.


"PEARLY DEWDROPS' DROPS" dall'EP "The Spangle Maker"(1984) traccia romantica con bizzarre incomprensibili, come al solito, liriche.

A DOMENICA PROSSIMA...


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