Molti di voi avranno sentito parlare almeno una volta del coito interrotto, una pratica contraccettiva ancora largamente praticata da numerose coppie nonostante la vasta disponibilità di metodi per la prevenzione delle gravidanze oggi in commercio.
Nelle righe che seguono andremo ad approfondire ogni aspetto e curiosità riguardante il coito interrotto, in modo da fare chiarezza ed estinguere eventuali dubbi in merito a questo discusso metodo contraccettivo.
Che cos’è il coito interrotto
Il coito interrotto (coitus interruptus, detto anche “salto della quaglia”) è una pratica contraccettiva che consiste nell’estrazione del pene dalla vagina nei momenti antecedenti l’eiaculazione, interrompendo bruscamente il rapporto sessuale.
Nonostante negli ultimi anni siano stati immessi in commercio numerosi anticoncezionali (pillola, anello e cerotto in primis) affidabili al 100% nella prevenzione di gravidanze indesiderate ed una maggiore informazione in campo sessuale, il fatto che ancora 40 milioni di coppie si affidino a questo metodo contraccettivo per il controllo delle nascite indica chiaramente che la sua diffusione è, se non in rapida ascesa, quantomeno stabile.
Pur rientrando all’interno di quelli che vengono definiti metodi contraccettivi naturali, il coito interrotto è considerato una pratica anticoncezionale rischiosa perché espone ampiamente non solo al rischio di concepimento, ma anche alla trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili.
Sicurezza contraccettiva del coito interrotto
Iniziamo subito col toglierci ogni possibile dubbio: il coito interrotto non è un metodo contraccettivo affidabile, avendo una percentuale di rischio gravidanza pari al 35%, un abisso se confrontato con gli altri metodi anticoncezionali, efficaci al 100% (la percentuale si abbassa di poco se si conteggiano le gravidanze causate da dimenticanza della pillola). Anche se il concepimento avviene quando gli spermatozoi raggiungono l’ovulo e lo fecondano, (ovvero, dopo che l’uomo ha eiaculato nella vagina) la possibilità di restare incinta con il coito interrotto non è un’ipotesi remota: infatti, durante il rapporto sessuale può verificarsi la fuoriuscita di alcune gocce di liquido seminale pre-eiaculatorio dal pene, una quantità piccola ma sufficiente per fecondare l’ovulo e avviare la gravidanza.
I rischi
Oltre a non garantire piena efficacia contraccettiva contro il rischio di gravidanze indesiderate, il coito interrotto non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili (MST) che includono, tra le altre, gonorrea, herpes genitale, clamidia, verruche genitali, etc. Le MST in genere sono asintomatiche, e possono trascorrere anche alcuni giorni prima che si manifestino i sintomi delle infezioni; inoltre, se non trattate con i farmaci adeguati, possono causare rischi e disagi di diversa importanza, tra cui l’infertilità.
Restare incinta con il coito interrotto
Uno degli errori più frequenti commessi dalle coppie che ricorrono al coito interrotto è quello di fare l’amore una seconda volta subito dopo, sempre senza ricorrere a metodi contraccettivi. Lavare accuratamente il pene dopo il rapporto, infatti, non è sufficiente per sbarazzarsi degli spermatozoi fuoriusciti al termine del primo amplesso perché piccole tracce potrebbero essere presenti alla base del pene. Tra i due rapporti è infatti necessario far passare un intervallo di almeno 12 ore.
Inoltre, non sono da sottovalutare i rischi legati alle fuoriuscite di liquido pre eiaculatorio, esattamente come il tirarsi fuori all’ultimo momento per evitare di eiaculare dentro la vagina.
Perché evitare il coito interrotto
Il coito interrotto ha un’efficacia contraccettiva molto bassa – compresa tra il 60 ed il 70% contro il 100% dei metodi anticoncezionali ormonali – e non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili, fastidiose oltre che pericolose se non curate adeguatamente.
Oltre a questo, coloro che utilizzano il coito interrotto come metodo di controllo delle gravidanze possono incappare in sgradite sorprese, basta una piccola disattenzione e il rischio di restare incinta aumenta in poco tempo. Per quanto gli uomini possano dirsi pronti e attenti a ritirare il pene dalla vagina non appena sentono l’eiaculazione avvicinarsi, i meno esperti o, peggio ancora, coloro che soffrono di eiaculazione precoce, potrebbero non essere in grado di prevedere l’esatto momento dell’orgasmo, causando così il “pasticcio”. In ogni caso, anche gli uomini più esperti a letto non esenti dal rischio, in quanto anche la fuoriuscita di liquido pre-eiaculatorio contenente piccole quantità di spermatozoi è sufficiente per dare inizio ad una gravidanza.
Nel caso in cui l’incidente si verifichi una volta, è possibile correre ai ripari con la pillola contraccettiva d’emergenza, conosciuta anche con il nome di “pillola del giorno dopo”, presente anche nella nuova versione “pillola dei 5 giorni dopo”. E’ bene però ricordare che questi farmaci da prescrizione possono essere presi solo ed esclusivamente in situazioni di emergenza, ovvero in seguito ad un rapporto a rischio o al fallimento del metodo di contraccezione abituale, dal momento che i quantitativi di ormoni contenuti all’interno di queste pillole sono ben superiori a quelli presenti nelle classiche pillole anticoncezionali, al punto da poter creare problemi al ciclo mestruale se utilizzate spesso e a distanza di poco tempo l’una dall’altra.
Infine, la pratica del coito interrotto influisce negativamente sull’atto sessuale perché impedisce di godere pienamente dell’atto e limitando in questo modo la spontaneità della coppia: in particolare, l’uomo sarà più concentrato sul momento in cui dovrà estrarre il pene dalla vagina appena in tempo per eiaculare, mentre la donna vivrà la situazione con preoccupazione, con la paura di andare incontro ad una gravidanza indesiderata, mettendo così in secondo piano tutti i piaceri legati al rapporto sessuale.