Cold winds are coming (ovvero ognuno ha le sue debolezze e io ho questa)
Io il fantasy lo amo sin da piccola in tutte le sue più sfumate accezioni.
Dalle storie di folletti ai troll appostati sotto i ponti in attesa di tributo, alle fate con le ali luccicose passando per i draghi da cavalcare al galoppo per i cieli.
Tuttavia, un po’ per mancanza di conoscenza, un po’ perché intorno a me (erano gli anni’80) di librerie non ce ne erano, il massimo con cui s’è potuta scatenare la mia fantasia è stata “La storia infinita” di Micheal Ende, donmo della mia maestra di quarta elementare..
Che non è poco, specie considerando che si tratta dell’edizione a duie colori.
Crescendo, e anche quando grande c’ero diventata da un pezzo, il fantasy non mi ha più lasciato.
Da “Il Signore degli anelli” alla Saga di Shannara, passando per i libri di Licia Troisi, Neil Gaiman , Philip Pullman e le sue “Queste oscure materie”, con alterne vicende e fortune (a voi il giudizio) non mi sono fatta mancare nulla.
Nemmeno J.K. Rowling ed il suo maghetto occhialuto.
Finchè sono approdata a “Le cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R.R. Martin: ed è stato amore a prima pagina.
E dire che l’avevo snobbato per molto tempo nonostante le critiche entusiaste dei miei amici (sì, ho amici più nerd di me). Ed anche quando è uscita la prima serie su Sky ho storto il naso, non volevo quasi vederla perché secondo me è una scemata.
Poi mi sono fatta convincere.
E per fortuna.
Perché il telefilm è bellissimo, ma più bello di tutto è l’opera omnia di Martin.
Che non è ancora finita, nonostante l’importante numero di volumi.
Tralasciando la sterile polemica con la Mondadori, rea di aver spezzettato i libri di Martin per renderli più appetibili ai lettori (o per guadagnare di più… vergogna!!), siamo oramai a quota 5 nei paesi anglofoni e 10 in Italia (ma per raggiungere gli USA mancano ancora due libri).
Voluminoso.
Parecchio.
Ma, credetemi, ne vale la pena.
Non si tratta di un’opera fantasy in senso stretto, ma di quello che negli anni’40 si sarebbe chiamato kolossal. Dentro c’è tutto: politica, amore, guerra, lotta per il potere, sesso, violenza. Ma anche grandi ideali, riflessioni sulla natura umana, morte.
E draghi. Sappiatelo, ci sono i draghi.
E sappiate anche che Martin non ha paura di far morire i suoi personaggi, siano eroi o malandrini, protagonisti principali o di comparse.
Non affezionatevi a nessuno.
Mai.
Se proprio non volete attaccare i suoi libri (che io leggo nell’edizione raccolta URANIA, come una vera nerd che si rispetti), dall’11 maggio su Sky Cinema 1 inizia la nuova stagione (libri 3 e 4) che come la prima si preannuncia devotamente fedele al suo creatore e con un immaginifico mondo tutto da visitare.
Io, sappiatelo, sono in fissa.