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Colombina Paradiso

Da Mammachebuono123

 

colomba paradiso

Credo di essere piombata in questo posto da piccola, di notte. E sono stata fortunata: potevo sbattere contro il vetro.
Ho detto piombata, sì: non sapevo volare e stavo sulle zampe a malapena. Da noi funziona così: quando appena, appena muovi le ali le madri ti allontanano, senza nemmeno salutarti. Ma, state tranquilli, noi ci siamo abituati. Solo mi dispiace che non so volare.
Sono arrivata di notte e non ho  in mente quasi nulla di cosa facevo prima. Solo il ricordo di becchi aperti a chiedere cibo, almeno cinque, e quel nido troppo stretto, litigioso.
Ora ho una casa tutta mia, un grande vetro, e molto spazio. Ogni tanto avrei voglia di un cielo e di un prato, comunque mi trovo bene.
Sono su un tetto, credo; anzi no, deve essere una terrazza, perché passa molta gente di qua: arriva, fuma e va via. Borbottano alcuni, dicono: guarda, una colomba!
Allora è strano per voi, vedere una colomba bianca, su un terrazzo, che non si sposta da lì. Ma io non mi muovo perché non so volare, altrimenti un giretto, ogni tanto, me lo farei.
L’altro giorno è passato un merlo, gran volatore lui, e modi da giramondo. Dice che giù, insomma qui intorno, si fa un gran parlare di me in questi giorni; che voi mi avete messa in vetrina, che sono il simbolo della pace. Non so. Non so cosa sia “pace”, ma me la figuro più o meno come questa terrazza: tranquilla.
Ah, dimenticavo di dirvi che ho un e un’amica, e che è uguale, uguale a me: bella testa, grande coda, becco giallo e occhio sveglio. Penso che anche lei non sappia volare, perché non salta mai di qua, di qua dal vetro intendo dire…Provo perfino a darle dei colpi, leggeri eh, con il becco.
Forse se sapessi come si chiama…
Posso provare  a darle un nome!
Ma che nome posso darle, se non conosco che il mio…
E se la chiamassi con il mio di nome?
Ora provo: hey tu! Paradiso!

colomba
Ingredienti per 6 colombe del peso di g 100 l’una: 100 g di fecola di patate o frumina, 120 g di zucchero a velo, 60 g di farina, 2 uova intere, 2 tuorli, 1 bustina di vaniglina, un limone, un cucchiaino raso di lievito per dolci, 150 g di burro, sale
Ingredienti per la farcitura: 250 g di panna, 20 g di miele di acacia
Occorrenti: ciotole, cucchiaio di legno, frustino elettrico o impastatrice, stampo con impronte colombina o stampo colomba, sac a poche o cucchiai

Accendete il forno a 170°C in modalità statica e pesate tutti gli ingredienti. Ammorbidite il burro  e lavoratelo nella ciotola con il cucchiaio di legno aggiungendo la vaniglina e il sale. Montando con il frustino elettrico aggiungete poco per volta lo zucchero a velo. Rompete le uova, ben fredde, in una terrina e battetele leggermente, poi unitele al burro montato poco per volta con il frustino elettrico. Setacciate la farina, la fecola e il lievito e con una spatola unitele al composto. Terminate con il succo e la buccia grattugiata del limone. Imburrate leggermente le impronte e spolverate di farina (anche se di silicone) versate l’impasto a 2/3 dell’altezza e cuocete per 30 minuti se i dolci sono piccoli o per 40 minuti se il dolce è unico.
Per la finitura: mettete una ciotola che possa contenere la panna in frezeer per almeno 10 minuti. Nel frattempo tagliate le colombine a metà. Montate la panna ben ferma aggiungendo non appena inizia ad addensarsi il miele. Inserire in una sac a poche con la bocchetta a stella e coprire le metà delle colombine. Sovrapporre e cospargere con zucchero a velo o decorare a piacere con ghiaccia reale.

Auguro a tutti voi una Pasqua serena e una buona Primavera.


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