Le canzoni di Marion
Una canzone per Marion è un film che rimane impresso soprattutto per due motivi. Il primo è la quantità di lacrime che fa versare. Si tratta infatti della storia davvero toccante di Marion (Vanessa Redgrave) una donna malata di cancro e in fin di vita che sta per lasciare da solo il burbero marito Arthur (Terence Stamp). Una vicenda molto drammatica, stemperata però da una sana dose di humour britannico che contribuisce a rendere la pellicola più leggera, ma allo stesso tempo ancora più emozionante.
La seconda ragione per cui la pellicola colpisce particolarmente è la sua notevole colonna sonora. Come si può intuire già dal titolo, la musica riveste un ruolo centrale nell’economia della pellicola. Marion fa parte degli OAP’z, un coro composto da persone anziane, quasi una versione del Glee Club per pensionati. A questo punto, potreste aspettarvi una selezione di brani molto retrò. In effetti non mancano del tutto, però ci sono anche parecchie sorprese. La direttrice del coro Elizabeth (Gemma Arterton) sceglie infatti di far interpretare ai suoi non più troppo giovani “allievi” una serie di brani inaspettati. Altrettanto inaspettata sarà la riuscita delle versioni che proporranno di brani come l’R&B sessualmente esplicito di “Let’s Talk About Sex” delle Salt-n-Pepa o dell’inno metal “Ace of Spades” dei Motorhead. Le scene in cui i “vecchini” del coro le cantano, vestiti di tutto punto prima in stile hip-hop e poi in stile metallaro, sono davvero simpatiche. Come detto, però, il film non offre solo risate, ma anche e soprattutto lacrime, e i momenti più toccanti sono legati alla musica. Innanzitutto, vi invito a restare indifferenti di fronte alla performance di Vanessa Redgrave di “True Colors”, l’emozionante ballatona di Cyndi Lauper, le cui parole rappresentano alla perfezione il rapporto che la donna ha con il marito brontolone. L’altra scenona in cui tirare fuori i fazzoletti è quella in cui Terence Stamp canta “Lullaby (Goodnight My Angel)” di Billy Joel, dedicandola alla moglie.
Il coro degli OAP’z offre poi tutta una serie di altre interpretazioni niente male, che nulla hanno da invidiare ai cori giovanili della già citata serie tv Glee, o a quelli visti di recente in Voices. Da segnalare le loro piacevoli reinterpretazioni di “Nowhere to Run” di Martha and the Vandellas, “You Are the Sunshine of My Life” di Stevie Wonder, “Crazy” dei Gnarls Barkley e “Ain’t Nobody” di Chaka Khan. Anche se la rivelazione è soprattutto il protagonista maschile Terence Stamp, attore caratterista visto spesso in ruoli da cattivo, che qui alle prese con i classici di Dean Martin e Charlie Rich tira fuori una voce davvero sorprendente e angelica. Chi l’avrebbe detto?
Di seguito, ecco a voi la tracklist della colonna sonora di Una canzone per Marion.
1. Crazy – The OAP’z, Richard Scott, Gemma Arterton
2. Arthur – Laura Rossi, The Chamber Orchestra Of London
3. You Are The Sunshine of My Life – The OAP’z
4. Not Speaking – Laura Rossi, The Chamber Orchestra Of London
5. Ace of Spades – The OAP’z
6. Let’s Talk About Sex – The OAP’z, Gemma Arterton
7. True Colours – The OAP’z, Vanessa Redgrave
8. I Don’t Want You To Go – Laura Rossi, The Chamber Orchestra Of London
9. The Competition – Laura Rossi, The Chamber Orchestra Of London
10. Ain’t Nobody – The OAP’z
11. I Did Miss You – Laura Rossi, The Chamber Orchestra Of London
12. Love Shack – The OAP’z
13. Lullaby – The OAP’z, Terence Stamp
14. End Credits – Laura Rossi, The Chamber Orchestra Of London
di M. Goi per Oggialcinema.net