Giallo evidenziatore, rosa shocking, verde acido, arancio punk, rosso iridescente e blu puffo, l’importante è che siano colori al neon, fluorescenti e catarifrangenti da usare come fossero amuleti scaccia crisi e antidepressione.
Potremmo definirla come una cromoterapia, un bagno di luce caleidoscopica proprio come quella recentemente realizzata da Daniel Buren per l’istallazione del Gran Palais a Parigi, con i suoi 377 cerchi di acciaio e plastica colorata sorretti da 1450 pali bianchi e neri. Un effetto neon che richiama alla mente gli arredamenti, dalle forme innovative e dai colori fluo, degli anni ’60 e, soprattutto, la pop art di Andy Warhol con la sua ripetizione ossessiva di volti fluorescenti e sgargianti confezioni di prodotti alimentari.
Neftali / Shutterstock.com" src="http://www.ulaola.com/blog/wp-content/uploads/2012/07/shutterstock_94398664-e1343124709622.jpg" alt="Neftali / Shutterstock.com" width="700" height="891" />Un mito pop che si rinnova nell’arredamento contemporaneo, con l’uso di tinte forti per sedute, cucine, carta da parati e opere d’arte; nella comunicazione con le coloratissime custodie per i device tecnologici; nella cucina con i coloranti alimentari da usare ove possibile!
Nella moda su borse, scarpe, occhiali, orologi, abiti, canotte, t-shirt, gioielli e make up. Uno stile perfetto per eroine cibernetiche e post moderne che non temono gli accostamenti di colori vistosi, eccentrici e a contrasto come il viola e il verde, l’arancione e il rosa oppure il giallo e il turchese.
Fosforescenza non solo per abiti ma anche per smalti pop che regalano un nuovo twist alla decorazione delle unghie, di mani e piedi, e ai dettami della nail art.
E per finire in bellezza, date una nuova profondità allo sguardo disegnandolo con una sottile linea di eyeliner dalla tonalità psichedelica, acida, neon appunto, ma incredibilmente elegante per occhi da moderna amazzone che non teme osare.