Colosseo quadrato: chi protesta c’è!

Finalmente qualcuno ha protestato per la “svendita” del Colosseo Quadrato, ovvero il Palazzo della civiltà italiana all’Eur, alla Maison Fendi. Finalmente qualcuno ha detto a voce alta che il palazzo è bello, un capolavoro dell’architettura razionalista, ed è pubblico, un landmark cittadino e soprattutto un simbolo di Roma e dell’Italia anche se non è mai stato usato come tale. Lo ha detto Umberto Croppi, ora direttore della Fondazione Valore Italia che in quel palazzo vorrebbe vedere l’esposizione permanente del Made in Italy. L’ha detto l’architetto Luca Zevi che lamenta, oltre all’uso privato del palazzo, anche il fatto che sia stato dato in affitto (per 15 anni) senza gara pubblica. E per giunta a un francese, agiungiamo noi: la società del miliardario Bernard Arnauld, proprietaria tra l’altro del marchio Fendi, che pochi giorni fa si è aggiudicata anche il marchio Loro Piana e che, se non stiamo attenti, rischia di fagocitare tutto il nostro made in Italy. Che cosa c’entra Arnauld con il “popolo di poeti di artisti di eroi, di santi di pensatori di scienziati, di navigatori di trasmigratori“? Nulla di nulla. La scritta incisa a lettere cubitali sulle facciate del palazzo resterà lì per sempre a ricordarlo.