Magazine Diario personale

Colpo di fulmine

Da Whitemary
Ho acceso il computer con la voglia di scrivere, ma appena la pagina bianca del nuovo post mi si è parata davanti, ho fatto marcia indietro: le parole non sono arrivate. Mi sono guardata intorno alla ricerca di uno stimolo e il mio sguardo è caduto su un libro che ho sulla scrivania e che aspetta di essere prestato: "L' Alchimista" di Coelho. L'ho preso e l'ho aperto a caso. A volte mi capita di aprire le pagine dei libri in cerca di una frase che mi risollevi la giornata o che modifichi la mia prospettiva o che esprima, meglio di quanto possa fare io, quello che provo. Sostanzialmente, cerco quello che voglio sentirmi dire. E così anche oggi sono andata alla ricerca di queste parole. Ho aperto il libro e sono capitata su una pagina che, a vista d'occhio, non mi sembrava molto interessante; stavo proseguendo oltre ( ne avevo addirittura già aperta un'altra ) quando mi sono fermata e ho pensato che, se si era aperta quella pagina, un motivo doveva esserci. E così sono tornata sui miei passi. Ho letto le righe che avevo davanti a me e tra quelle, ho trovato queste:
"Quando stavo con le pecore ero felice, e diffondevo sempre felicità intorno a me. Quando la gente mi vedeva arrivare, mi accoglieva sempre bene. Ma adesso sono triste e infelice. Che cosa farò? Sarò più amaro e non mi fiderò più di nessuno, perché qualcuno mi ha tradito. Odierò tutti coloro che hanno trovato un tesoro nascosto, perché io non ho trovato il mio. E cercherò sempre di custodire quel poco che possiedo, perché sono troppo piccolo per abbracciare il mondo."
L'ultima frase mi ha folgorata: "E cercherò sempre di custodire quel poco che possiedo, perché sono troppo piccolo per abbracciare il mondo."La trovo pazzesca. E non voglio rovinarla con considerazioni e riflessioni che apparirebbero banali e scontate. Voglio lasciarla candida e inviolata. Ma allo stesso tempo sono curiosa di sapere cosa ne pensate voi. 
Ps: domani la settima parte del racconto!
B.

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