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Come cambia la politica

Creato il 16 marzo 2013 da Laperonza

 

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Un breve ricordo che mi è tornato in mente pensando all’amico Ermelli. Quando nel 1992 sostenni da segretario politico cittadino del PRI la sua candidatura alla Camera schierandomi di conseguenza contro le candidature repubblicane dell’avvocato Pambianchi di Macerata e di quella che poi risultò vincitrice, Luciana Sbarbati di Chiaravalle, rischiai seriamente il deferimento al Collegio dei Probi Viri del Partito perché alcuni tesserati montegranaresi poco gradirono in fatto che il segretario cittadino, che dovrebbe mantenersi equidistante, invece prendesse posizione così marcata La mia decisione di appoggiare Ermelli era dovuta alla forte stima che provavo nei suoi confronti e la portai avanti convintamente nonostante fossi conscio che questo fosse un comportamento sanzionabile, accettando il rischio del deferimento con tranquillità. Il deferimento non avvenne, non so se perché chi intendeva promuoverlo desistette o solo perché, poco dopo, mi dimisi dall’incarico per divergenze con la segreteria federale. Ho confrontato questa mia storia con situazioni attuali pensando, ad esempio, ad alcuni segretari di oggi che, alle primarie, si sono apertamente schierati ricevendo, oltretutto, sonore bocciature dall’esito delle votazioni. Lo hanno fatto con tranquillità e leggerezza, senza porsi alcun quesito di ordine morale, come se questa fosse la cosa più normale del mondo e non mi risulta siano mai stati presi provvedimenti nei loro confronti. La politica è cambiata moltissimo.

Luca Craia


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