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Come costruire un personaggio convincente

Da Marcofre
costruire un personaggio convincente

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Come si fa a costruire un personaggio convincente?
La risposta non è poi così ovvia come può apparire a prima vista. All’inizio della propria avventura di narratore di storie, non ci si pone alcun problema al riguardo. Io per esempio, ero certo che fossero convincenti. In realtà affogavano sotto il peso delle mie idee, ma si tratta di un aspetto che ho scoperto col tempo. Con gli anni.

Il capitano Achab sul tavolo della cucina

Non sono contrario alle scuole di scrittura, ci mancherebbe. Anzi. Ma dubito che possa esistere un sistema per insegnare a un individuo a creare un personaggio convincente. Certo, occorre leggere, avere una buona conoscenza della lingua, e saper osservare (e non è detto che l’osservazione passi solo attraverso gli occhi).
Tutto questo è sufficiente? Temo di no. Forse esistono delle linee guida. Quali?
Se hai letto tanto (e mi auguro che tu non sia di quelle creature che non hanno tempo di leggere…), avrai probabilmente sviluppato un forte sentimento di simpatia (o affetto? O amore?) per certi personaggi. Ecco, inizia da lì.
Quali sono i personaggi che ti piacciono di più? Bene: riprendi il libro e rileggi. Con attenzione, però: stavolta devi capire come Raskolnikov riesca a “bucare” la pagina e a piazzarsi in camera tua. Come il capitano Achab si sia piazzato sul tavolo della tua cucina e:

Vengo a te, balena che tutto distruggi ma non vinci! Fino all’ultimo ti combatto! Dal cuore dell’inferno io ti pugnalo e nel nome dell’odio ti sputo addosso il mio ultimo respiro.

Vado a memoria, ma dovrebbe essere così. A questo punto qualcuno potrebbe osservare che al lettore non gliene importi un fico secco. È vero.
Che sono questioni di lana caprina.
È falso.

Personaggio funzionante, lettore soddisfatto

Al lettore non può e, oserei dire, non deve interessare niente del processo che conduce a creare il capitano Achab o Raskolnikov. Fa il lettore. A quanti di noi interessa come il meccanico ha rimesso a posto il motore della nostra automobile? Sì, ce lo spiega, mentre guardiamo la fattura e scorgendo in basso l’importo, il colorito del nostro volto si spegne. Ma in fin dei conti a noi importa riavere l’automobile funzionante.
Idem il lettore.
Tuttavia, se lui (il lettore appunto), non gliene importa un accidente, occorre riconoscere che può dirlo solo perché chi ha scritto ha svolto un buon lavoro. Se la macchina esce dall’officina e si blocca, torniamo dentro e pretendiamo spiegazioni.
Lo stesso per un personaggio che non funziona; certo, non il lettore pretende spiegazioni. Ma si rende ben conto che fa acqua da tutte le parti.


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