Pochi ne sono a conoscenza, eppure la calvizie è un fenomeno che riguarda in misura sempre maggiore anche il gentil sesso: su un campione di 11 milione di italiani che soffrono di calvizie, un terzo del totale è difatti riconducibile ad individui di sesso femminile.
I dati ci dicono che il 37% delle donne sopra i 25 anni riscontrano problemi legati alla caduta dei capelli.
Eppure, se nel caso degli uomini la calvizie è per lo più scatenata da cause genetiche, per quanto riguarda le donne questo disturbo ha origini prevalentemente psicologiche e fisiche. Gli esperti del settore spiegano che alcune delle cause più frequenti della calvizie femminile siano da ricondursi ad una cattiva alimentazione, a sbalzi ormonali, all’utilizzo di cosmetici aggressivi o ad un accentuato stato di stress.
Come porre rimedio dunque, ad un problema tanto fastidioso quanto antiestetico come questo? Senza dubbio, la cura più frequente è rappresentata dal ricorso ai farmaci a base di minoxidil e finasteride.
Tuttavia, è chiaro che prima di rivolgersi a soluzioni così aggressive sarebbe bene tentare prima con rimedi più naturali e delicati. Ad esempio, è condizione essenziale che la donna vittima di calvizie si svincoli da tutte quelle situazioni in cui viene sottoposta a stress e a disagio psicologico.
Altri trattamenti di lieve portata prevedono l’assunzione di integratori con alto contenuto di vitamina C e vitamina E: la prima aiuta a conservare i capelli sani, mentre la seconda serve per stimolarne la crescita. Di simile portata è la miscela di jujuba (giuggiolo comune) e miele, una soluzione in grado di stimolare la circolazione sanguigna e il ringiovanimento dei capelli.