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Come dire... impotenti ma pieni di potere

Creato il 04 aprile 2015 da Bernardrieux @pierrebarilli1

COME DIRE... IMPOTENTI MA PIENI DI POTERESi, impotenti ma pieni di potere.   E’ questo che fa impazzire  l'incredibile sinistra fidentina; renziana di convenienza, bolsevica nei fatti.
Come andrà a finire? In realtà il problema è  capire se sia possibile, alle condizioni date, che le forze politiche abbiano, nel loro insieme, la volontà e la capacità di rigenerarsi tagliando i ponti con il passato.Questa, oggi, è la sfida.Cantini, mettendo nel conto anche il peccato originale dell'avere mantenuto la vecchia struttura burocratica dirigenziale e nonostante le contraddizioni e i conflitti interni alla sua maggioranza,  ha fatto la sua parte: governare, visti i tempi,  governando senza strafare.Massari invece,  già espressione di un'ideologia sconfitta dalla storia, per l'oggi è la sintesi di uno strutturato sistema di potere, con le sue rendite di posizione, politiche, sociali, economiche, culturali. Non credo che Massari, seppure politicamente impotente,  sia disposto a mettere in gioco il sistema di potere di cui dispone; riassumo: in questa amministrazione comunale è chiaro come il sole che potere politico e prassi amministrativa la fanno e la faranno da padroni compresa,  considerando una collateralità storica, la cooperativa Di Vittorio  che, seppure dichiarata fallita, proseguirà indiscussa, dopo aver divorato milioni di euro,  a fare "la storia di Fidenza" (dicit Massari), magari cambiando nome e passando, come probabile, la gestione della proprietà indivisa da Savi a Massari ... in una contiguità di fatto che è già scritta.D'altronde <<Non c' è un solo italiano - scrive Piero Ostellino- che sia soddisfatto di come, da sempre, vanno le cose nel suo Paese. Ma chiunque manifesti l' intenzione di cambiarle, o sia anche solo sospettabile di riformismo e di avere le potenzialità di governo per farlo, finisce impallinato>>.
Già Machiavelli cinquecento anni fa scriveva : «Niente è più difficile da maneggiare, meno probabile dall' avere successo, o più pericoloso da gestire che proporsi come chi vuole realizzare un nuovo ordine. Quelli che traevano beneficio dal vecchio ordine gli sono nemici e quelli che potranno godere dei benefici del nuovo gli sono tiepidi difensori».
Lungo questa deriva, il primato della politica tramonta con i partiti che si ritrovano svuotati delle loro funzioni ed occupati soprattutto da interessi di parte dove pochi uomini, ambiziosi, autoritari esigono il silenzio e l'obbedienza.
Invero, vista le crisi economico-finanziaria globale, il futuro non da certezze, e localmente l'atmosfera è avvelenata da contrasti aperti o sottaciuti, da sentimenti di rancore e di vendetta.
Al contrario, i fidentini avrebbero bisogno di ritrovare fiducia nel loro avvenire. In questo, per questo, chi volesse fra quattro anni candidarsi per governare la città dovrebbe abbandonare i pruriti e i dogmi partitocratici, mettendosi per davvero con senso civico al servizio della città.Chi vivrà vedrà.http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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