Nella società supertecnologica in cui viviamo e con gli imperanti interessi di business, è molto difficile essere sempre sicuri che le nostre azioni siano sempre “green“!
Dobbiamo tenere sempre alta l’attenzione e informarci.
Ad esempio, l’articolo uscito la scorsa settimana su GreenMe è un vero vademecum!
Per esempio: non sapevo che il bamboo è un materiale da costruzione duttile ed ecologico, non è invece la soluzione più saggia per quanto riguarda le produzione di tessuti e capi di abbigliamento. Per diventare utilizzabili come materiale tessile, infatti, le fibre di bamboo devono essere trattate con solventi chimici e ridotte ad una soluzione viscosa. E in molti casi le sostanze chimiche utilizzate nel processo sono altamente inquinanti.
E la soia? Sapevate che si stima che proprio la coltivazione della soia abbia causato la distruzione del 20% della foresta amazzonica negli ultimo 40 anni. Di queste, come riporta anche un dossier del WWF, l’85% sono destinate all’alimentazione zootecnica. La scelta di eliminare la carne dalla propria alimentazione, dunque, se da un lato contribuisce a ridurre la domanda di soia per gli allevamenti, dall’altra aumenta quella per usi alimentari che non sempre viene coltivata in maniera rispettosa dell’ambiente, essendo la soia anche uno degli alimenti che maggiormente sottoposto a sperimentazioni genetiche. Quindi, se acquistate abitualmente dei prodotti a base di soia, accertatevi riguardo alla loro origine e alle credenziali green di chi li produce.
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