Magazine Psicologia

“Come faccio ad integrare il mio Lato Oscuro”?

Da Pasqualefoglia @pfoglia2

Non è facile per nessuno integrare l’Ombra

L’uomo è schiavo dei suoi ormoni…

Buonasera Sig. Pasquale. “Navigando” ho incontrato i suoi scritti e mi permetto di contattarla per condividere un “pensiero” che crea in me profonde connessioni e riflessioni.
Un Tema che brucia e scotta così tanto e quindi genera nel mio profondo un desiderio forte e vero di Comprensione che vada al di là delle Teorie che di fatto
conosco ma evidentemente manca l’ingrediente essenziale per portare a compimento “L’Opera”.
La SINTESI non è una delle mie qualità …. perdoni la lungaggine dello scritto quindi grazie per la pazienza.
Ciò che desidero in questo passaggio di Vita è Individuare l’ombra per integrarla ( qui mi perdo ) e quindi permettere alla “Luce” di essere Liberata…
La Relazione di coppia è un banco di prova forte … colgo l’occasione e me la vivo fino in fondo evitando “vie di fuga” che sono trappole… in primis per me e poi si vedrà…
L’Intento è quello di esprimere o meglio esporre un “quesito” che sta chiamando la mia attenzione e desidero se possibile la sua stimata considerazione a riguardo.
Il Tema è “L’Ombra” intesa come il nostro Lato Oscuro che perseguita con “giuste ragioni” e chiede di essere Vista e Integrata evitando il frustrante e doloroso ripetersi di vissuti umani che riconducono alla “Proiezione” costante.
Il processo di Integrazione ( vedere riconoscere e accettare) è quello che più mi confonde, nel senso che il “lato pratico” di questo processo non riesco ad individuarlo in modo corretto e sano per fare i passi successivi.
Sto lavorando per far si che la “coppia” possa resistere alla crisi portando una sana trasformazione ( soprattutto dentro me) e quindi evitare di agire la fuga per poi ritrovarsi nella medesima condizione in una situazione analoga con “attori” diversi…
Il mio compagno e convivente ha forti pulsioni nei confronti di altre donne… non le agisce ma sono così “perseguitanti e ossessive” che stanno generando sofferenza e rottura. Ha ammesso questa dinamica dopo un lungo tempo che lo vedeva, ma ancora oggi mente e rinnega questa parte.
Non lo vuole ammettere perché Riprovevole e Disonesto ecc… ma nel medesimo tempo ha ammesso che il suo bisogno di conferme è così forte da non riuscire a controllarlo e nel contempo rifiuta l’atteggiamento … non lo vuole…. lo respinge e questo si sta ingrossando sempre più a tal punto che anche la psicoterapia non può essere portata avanti perché si è inchiodato sul rifiuto di accettare e di lavorare…. ma questo al di là di noi rimane cmq un suo problema e se la sbrigherà con la psico ne sono consapevole. Il punto che interessa a me è quello che sta accadendo in Sede di Proiezione con me, per lavorare su me stessa attraverso la relazione con Lui…
Psicoterapia : Il lavoro di coppia non è stato possibile perché non si mette a nudo quindi la terapia si è fermata all’inizio del cammino… continua da solo.
La mia ferita con il MASCHILE è molto ANTICA, è legata all’abbandono-Tradimento e sicuramente il PERDONO negato è una tematica che VOGLIO osservare e fino a quando non mi metterò nelle condizioni di portarlo in LUCE e AZIONE le mie scelte non si scosteranno da uomini che mi riportano a questa dinamica! Forse c’è anche la “traditrice” che non vedo in me e la vivo attraverso di lui?
In questo caso specifico Integrare l’ombra cosa significa oltre a riconoscerla e a fare un lavoro di “accettazione” anche in merito alla PROIEZIONE reciproca che sicuramente riguarda anche l’altro…. intendo dire Integrarla è ACCETTARE E VIVERE l’Infedeltà?
Se la natura è questa, è possibile evitarla? Non diventa una castrazione e quindi un tradire cmq la verità personale?!
Si può procedere con una Integrazione e un Disciplinamento di tali pulsioni senza per forza doverle agire e quindi trovare la serenità interiore perché DECIDO di Scegliere la via della Lealtà?!!!!
Mah…. :-)
Se una persona ha pulsioni Omicide in “Ombra” non per forza deve uccidere?!
Se una persona ha desiderio di Rubare in “Ombra” non per forza deve rubare?!
Per farla breve…. il processo di individuazione Ombra come si risolve nella vita dentro/fuori ….?
Quali sono le chiavi SANE per agire e liberare il nostro essere?!
Ringrazio di cuore per aver letto il “poema” sarò lieta di leggere con interesse e attenzione le sue riflessioni a riguardo.
Grazie.
 

coppia-in-crisiHo apprezzato molto questa frase:  “Sto lavorando per far si che la “coppia” possa resistere alla crisi portando a una sana trasformazione (soprattutto dentro me) e quindi evitare di agire la fuga per poi ritrovarsi nella medesima condizione in una situazione analoga con “attori” diversi…”. Effettivamente è così, e con ogni attore nuovo, la relazione scade sempre più di valore e di passione.

È ovvio che nella situazione in cui lei si trova saltano le buone intenzioni, per quanto sia almeno teoricamente ben “preparata”, pertanto le proiezioni schizzano infuriate da tutte le parti ed è difficile controllare o integrare il suo lato oscuro.

Quando un uomo si comporta come il suo compagno è perché da adolescente ha avuto pochissime storie “complete”, o forse nessuna, e quindi vive ancora nella vana e inspiegabile ricerca dell’anima gemella. Certe pulsioni se ne vanno soltanto facendone l’esperienza: solo agendo si rompe l’incantesimo.

D’altra parte, è normale che dopo 1-2 anni di convivenza, l’attrazione erotica per la propria partner si esaurisca, e anche quando ci sono altri fattori importanti a tenere unita la coppia, l’uomo si sente comunque attratto da altre donne.

La donna va inesorabilmente soggetta a ferite da tradimento perché gli uomini sono poligami per natura e dopo un anno di convivenza, il loro bisogno universale di “varietà” diventa prepotente e incoercibile.

Ecco, la saggezza di una moglie o compagna sta proprio nel saper comprendere e integrare, ma è più esatto dire “sopportare”, le pulsioni fedifraghe del partner causate dal troppo testosterone in circolo nel sangue, ovviamente sempre che non voglia perderlo, ben sapendo che le storie si ripresentano uguali con ogni nuovo “attore”.

Dovrebbe preoccuparsi soprattutto se lui è attratto da una donna in particolare di cui potrebbe innamorarsi, mentre se è attratto da tante femmine potrebbe significare che è incapace o ha paura di vivere l’avventura che sogna di vivere.

Non le conviene rimproverarlo o minacciarlo (tradirlo) o metterlo di fronte alle sue responsabilità, ma diventare piuttosto una “mamma” per lui che comprende le sue pulsioni e lo perdona e rassicura. In questo modo è più facile che lui ne esca, guarisca, rinsavisca, anche se come dicevo, lui ha bisogno probabilmente di una “scorpacciata” di sesso con un’”altra” femmina. Certe pulsioni passano soltanto agendole. Ha mai sentito parlare di viaggetti a Cuba…?

Diventi una mamma… per lui, anziché cedere alla rabbia e al rancore pur legittimi e

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comprensibili, perché nel secondo caso fa prevalere il  lato oscuro, la sua parte peggiore. 

Come ben sa, ogni cosa ha sempre il suo contrario: giorno/notte, estate/inverno, amore/odio, altruismo/egoismo, perdono/vendetta, e così via. Si tratta di un fatto genetico universale che è una conseguenza della costituzione dell’atomo, il mattone della materia, che è fatto di protoni (+) ed elettroni (-). Gli esseri umani sono coscienti soltanto delle loro qualità positive, mentre non riconoscono quelle negative e ripugnanti.

Occorre comprendere e accettare senza vergogna che siamo tutti potenzialmente malvagi. Infatti, in certe circostanze questa qualità potrebbe salvarci la vita.

C.G.Junng
Nessuno deve vergognarsi di avere a volte pensieri perversi e non bisogna dar loro importanza. Ora, soltanto quando prendiamo coscienza di essere sia buoni che cattivi, diventiamo completi, come diceva C.G. Jung; e soltanto quando siamo completi, ossia consapevoli anche dei nostri lati peggiori, siamo in grado di tenere a bada la nostra cattiveria e far trionfare la bontà. Ciò significa che un serial killer potrebbe credersi un agnellino e solo quando viene sbattuto in prigione, se ne accorge!

Ecco, per  integrare i suoi lati oscuri, ossia l’istinto legittimo e naturale di fargliela pagare, dovrebbe trasformarsi da moglie o compagna in madre comprensiva ed amorevole: anche se lui merita odio e disprezzo, deve far prevalere in lei l’amore e la compassione.  

Una persona è completa, ossia equilibrata e saggia quando è profondamente consapevole della sua Ombra, ossia del suo odio, del suo egoismo, della sua cattiveria, della voglia di far del male o vendicarsi, e proprio perché ne è diventata cosciente, riesce a far prevalere l’amore, l’altruismo, la bontà, la fedeltà e il perdono.   

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Non è facile per nessuno integrare la propria ombra, i propri lati oscuri, perché è difficile sopportare l’umiliazione e bloccare l’istinto di rivalsa, ma dovrebbe sapere che qualunque scelta da parte sua ha un costo in termini di pace interiore: quando si prende una decisione, occorre sempre lasciare o perdere qualcosa.

Il suo compagno non si comporta male “a ragion veduta”, anzi se ne vergogna, vorrebbe comportarsi diversamente, ma soggiace alle sue pulsioni, e forse soltanto se riesce a sfogarle (viverle) in qualche modo, si potrà ravvedere e tornare ad essere il compagno di un tempo. Senza l’esperienza che si fa strada facendo, gli esseri umani restano fragili e compulsivi. Le risulta che tanti mariti vanno di nascosto a puttane o a ragazzine… e poi tornano a casa come se niente fosse?

Negli anni che è stata con lui, lo ha aiutato a crescere e a migliorare, ma essendosi ormai saziato di lei sessualmente, si trova ad affrontare l’ultimo grande scoglio: l’integrazione della sua parte femminile, ossia far tacere le famose sirene di Ulisse che promettono amplessi leggendari…

Quando l’uomo comprende che la compagna migliore per lui è proprio la partner che gli vive al fianco, le sue pulsioni svaniscono e mette la testa a posto, si fa per dire. Questo in realtà avviene quando il tasso di testosterone si è vertiginosamente abbassato… Mi creda, l’uomo ancor più della donna, è schiavo dei suoi ormoni, e ci vogliono molti anni e tanto lavoro di sviluppo personale per riuscire a controllare istinti, pulsioni, proiezioni, emozioni e sentimenti. 

Le coppie si dividono perché per la donna moderna è difficilissimo accettare il ruolo di difensore a oltranza del focolare domestico. Questo ruolo ancestrale impone alla compagna o moglie di trasformarsi davvero in una madre comprensiva e affettuosa per il compagno, e non è per niente facile sopportare certe smanie; ma fuggendo dalla prigione nella speranza di trovare un compagno migliore, le donne scoprono di ritrovarsi ben presto, come ben dice e sa lei stessa, “nella medesima condizione, in una situazione analoga con attori diversi…”

L’istituzione della famiglia probabilmente è sopravvissuta soprattutto grazie alla

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sopportazione della donna.

Tra il modo di pensare e di agire dei due sessi la differenza è enorme. La donna vive e si sacrifica pensando al “dopo”. Il che spiega perché a volte vediamo bellezze ventenni accanto a  ottuagenari… L’uomo invece gioca tutte le sue carte “prima”, per arrivare all’orgasmo…

Ciò fa si che gli uomini considerino, per lo più inconsciamente, la loro convivente come un surrogato di cui non tutti e non sempre riescono ad accontentarsi, mentre la donna si attacca come l’edera al suo… rospo impegnandosi vanamente per trasformarlo in principe.

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