Come fai a fare tutto quello fai? in realtà io non faccio tutto. Probabilmente faccio il 40% di tutto quello che desidererei fare. Faccio quello che mi piace che mi fa sognare, mi fa stare bene e che sento il bisogno primario di fare.Non c'è un modo esatto di fare le cose. C'è il desiderio di farle. C'è la volontà di migliorarsi continuamente, di non credersi arrivati e di voler sempre imparare, conoscere, scoprire, esplorare. Come faccio? Non lo so, so che voglio farlo e se la volontà è forza, le soluzioni esistono. C'è il lavoro, c'è la famiglia, ci sono i figli, il marito, la casa, il blog, l'associazione, le amiche, i viaggi, i progetti, ci sono i sogni e i desideri. Tutto in un perfetto equilibrio instabile. C'è la voglia di non stare ferma, di non lasciarmi legare dalle convenzioni, dai doveri e dalle impressioni degli altri. Faccio, perché ho imparato ad ascoltarmi, a dare voce alla mia voce, a volermi bene a decidere da che parte andare e come arrivarci.
Ognuno ha la vita che si merita e io non mi merito una vita a casa con i bimbi e il marito da accudire e i sogni chiusi a doppia mandata in cassetto. Mi merito qualcosa di più, e non saranno gli altri a rendere migliore la mia vita se non decido io di migliorarla. Non posso contare sugli altri se non conto prima su me stessa.
Passo per fortunata, perché ho un marito che mi sostiene e una famiglia vicina che mi aiuta. Ma prima di loro ci sono io, ci sono io che aiuto me stessa a non adagiarmi nelle comodità a non essere preda dei sensi di colpa, dell'ozio, della monotonia e della quotidianità.
I bimbi sono un opportunità, non un ostacolo ed è un alibi quello di decidere di non fare le cose a causa dei bambini. Spesso sento mamme che non escono mai sole con i figli, perché hanno paura dei loro capricci, di non saperli prendere, di restare ostaggio dei bambini. Ecco io no so di preciso come spiegarvelo, ma a volte basta ascoltarli i bambini seguire la loro inclinazione, i bambini ci insegnano che ci sono mille modi diversi di fare una stessa cosa e tra questi mille modi, ce né sicuramente uno che è in linea con i loro bisogni. Con un po di buona volontà e un pizzico di intraprendenza non sarà difficile trovare il vostro modo giusto di fare le cose, che non è sicuramente "rinunciare" a priori.
Faccio tutto quello che faccio perché ho fiducia negli altri e non mi ritengo unica ed indispensabile per i miei figli.
Sono partita questo weekend per un instameet a Lecce ho lasciato i bimbi a casa con il Socio. Il pupo la sera prima aveva la febbre e aveva anche vomitato, sono stata tentata di mandare tutto all'aria, come pensavo di lasciarli due giorni e per di più ammalati? Mi sono fidata di Lui, del Socio e sono partita. Del resto io sono la mamma, ma lui è il papà, non mi sono sentita incosciente. Sono partita al mattino presto e lui ha preparato la colazione per entrambi, portato chiara a scuola e tenuto il pupo a casa. Gli ha dato lo sciroppo e messo la tachipirina quando a metà mattina la temperatura del pupo era tornata alta. Per pranzo ha preparato i piselli per Chiara e il bordino per il pupo (ha anche passato le verdure per la sera) e fatto una ciambella per la merenda (non ci credevo nemmeno io l'ha fatto davvero e mi inondava di foto). Hanno pranzato, ha messo a nanna il piccolo e fatto fare i compiti a chiara, ha anche fatto la lavastoviglie e pulito la cucina. Potrei continuare per tutto il weekend, ma non serve. Quello che serve è dirvi che se gli diamo fiducia i papà sono bravissimi e noi non siamo così insostituibili, anzi.
Come fai a fare tutto? Non lo faccio, faccio quello che posso.